WingChun
守攻同期
Drogo disse: "L'ho vista ieri sera da lontano".
"Che cosa, la Fortezza?"
"Sì, la Fortezza" fece una pausa e poi, per mostrarsi gentile:
"Dev'essere grandiosa, vero? Mi è sembrata immensa." "Grandiosa la Fortezza? No no, è una delle più piccole, una costruzione vecchissima, è da lontano che fa un certo effetto." Tacque un momento, aggiunse: "Vecchissima, completamente superata".
"Ma è una delle principali, vero?"
"No no, è una fortezza di seconda categoria" rispose Ortiz. Pareva che ci trovasse gusto a dirne male, ma in un tono speciale; così come uno si diverte a notare i difetti del figlio, sicuro che saranno sempre ridicola cosa di fronte ai suoi meriti sconfinati.
"E' un tratto di frontiera morta" aggiunse Ortiz. "Così non l'hanno mai cambiata, è sempre rimasta come un secolo fa." "Come: frontiera morta?"
"Una frontiera che non dà pensiero. Davanti c'è un grande deserto."
"Un deserto?"
"Un deserto effettivamente, pietre e terra secca, lo chiamano il deserto dei Tartari." Drogo domandò: "Perché dei Tartari? C'erano i Tartari?". "Anticamente, credo. Ma più che altro una leggenda. Nessuno deve essere passato di là, neppure nelle guerre passate." "Così la Fortezza non è mai servita a niente?"
"A niente" disse il capitano.
Alzandosi sempre più la strada, gli alberi erano finiti, solo rari cespugli rimanevano qua e là; per il resto prati riarsi, rocce, frane di terra rossa.
"Che cosa, la Fortezza?"
"Sì, la Fortezza" fece una pausa e poi, per mostrarsi gentile:
"Dev'essere grandiosa, vero? Mi è sembrata immensa." "Grandiosa la Fortezza? No no, è una delle più piccole, una costruzione vecchissima, è da lontano che fa un certo effetto." Tacque un momento, aggiunse: "Vecchissima, completamente superata".
"Ma è una delle principali, vero?"
"No no, è una fortezza di seconda categoria" rispose Ortiz. Pareva che ci trovasse gusto a dirne male, ma in un tono speciale; così come uno si diverte a notare i difetti del figlio, sicuro che saranno sempre ridicola cosa di fronte ai suoi meriti sconfinati.
"E' un tratto di frontiera morta" aggiunse Ortiz. "Così non l'hanno mai cambiata, è sempre rimasta come un secolo fa." "Come: frontiera morta?"
"Una frontiera che non dà pensiero. Davanti c'è un grande deserto."
"Un deserto?"
"Un deserto effettivamente, pietre e terra secca, lo chiamano il deserto dei Tartari." Drogo domandò: "Perché dei Tartari? C'erano i Tartari?". "Anticamente, credo. Ma più che altro una leggenda. Nessuno deve essere passato di là, neppure nelle guerre passate." "Così la Fortezza non è mai servita a niente?"
"A niente" disse il capitano.
Alzandosi sempre più la strada, gli alberi erano finiti, solo rari cespugli rimanevano qua e là; per il resto prati riarsi, rocce, frane di terra rossa.