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CINQUE DOMANDE A… Maura Luperto
Author
danielelamatrubianoPosted on
15 luglio 2017
Inauguriamo oggi questa rubrica che ci accompagnerà nelle prossime dieci settimane,
raggiungendo il suo apice il prossimo 16 settembre, con le cinque domande rivolte al fondatore di Coemm Maurizio Sarlo. In questi dieci appuntamenti andremo ad incontrare alcune delle colonne di Coemm e dei Clemm, per cercare di conoscere un pochino di più queste grandi persone e la prima data non poteva che essere dedicata ad una donna.
Ci è sembrato quindi inevitabile rivolgere le prime cinque domande a colei che rappresenta la parte femminea del movimento.
- CINQUE DOMANDE A: Maura Luperto
Maura Luperto, Leccese, psicologa e psicoterapeuta con specializzazione in alcologia, medicina psicosomatica e tecniche di rilassamento. Responsabile servizio di alcologia ospedale di Padova nel decennio ’90/2000. Ha collaborazioni con l’istituto Riza di medicina psicosomatica di Milano ed è Consulente tecnico del Tribunale di Padova. È il presidente di Coemm.
1) Chi è Maura Luperto?
Maura è prima di tutto una sognatrice, una donna che ha conservata intatta dentro di sé la voglia di giocare. Consapevole di avere ancora tanto da imparare e continuamente assetata di sapere. Ho una profonda fede nelle leggi che regolano l’Universo e so che ogni azione ha una conseguenza pertanto cerco di essere giusta, equilibrata e coerente con i miei pensieri e le mie azioni. Purtroppo sono un’impulsiva e questo mi impedisce a volte di formulare i pensieri prima delle azioni. Ma riconosco gli errori e chiedo scusa. Sono innamorata della vita che ritengo essere un immenso regalo, cerco di rispettare il mio prossimo e ciò che mi circonda. Credo fortemente nel sogno di un Mondo Migliore e ci metto tutto il mio impegno nel portare avanti un progetto immenso, complicato, faticoso ma assolutamente possibile. Si io ci credo!”
2) Perché un giorno decide di accettare la presidenza di Coemm?
“Decido di accettare la presidenza del Coemm perché Maurizio Sarlo me lo ha chiesto. E alla mia domanda: <perché io?> lui ha risposto: <perché sei quella giusta>!”
3) Tante persone si sono lasciate affascinare dal progetto di Coemm, che all’inizio poteva sembrare solo utopia; secondo lei cosa li ha convinti?
“Le persone che si avvicinano e abbracciano il progetto non devono essere convinte perché era già dentro di loro. Pertanto quello che intendi dire è che chi ascolta il progetto lo sente risuonare nel profondo dell’anima, lo riconosce come suo. È una sorta di sogno collettivo che divent
a reale.”
4) Ogni settimana aiuta gli affiliati ai Clemm a crescere indicando un argomento o una parola da sviscerare negli incontri mensili dei salotti solidali. Come decide il tema del mese?
“Il tema del mese nasce apparentemente a caso anche se nulla è mai per caso. Può essere uno spunto che mi trasmette il dialogo con qualcuno che mi scrive, un pensiero che si fissa per giorni nella mente. Un accadimento significativo che ritengo debba essere condiviso. Poi come per un disegno al di fuori della mia volontà tutti i temi si rivelano concatenati. Questa è la magia dell’inconscio collettivo. Tutti siamo una sola cosa.”
5) In merito ai salotti, lei ha fortemente voluto la realizzazione del primo libro ufficiale di Coemm “Il Salotto – Storie di Coemm”. Cosa crede possa rappresentare nel panorama dei Clemm questo libro?
“Le parole per rispondere a questa domanda le trovate nelle recensioni di tutti coloro che hanno voluto leggere “Il salotto – Storie di Coemm”. In particolare mi sono ritrovata nel commento di una lettrice, che descrive bene anche il mio pensiero:
<<Mi è piaciuto tantissimo leggere il libro, che ritengo sia un capolavoro in semplicità e chiarezza. Credo che sia un libro di grossa opportunità per tutte le persone del progetto, per tanti motivi. Senso di appartenenza da far venire la pelle d’oca, opportunità di imparare a spiegare il pro
getto in parole semplici, ma anche di trovare una sintesi perfetta e completa su ogni aspetto e soprattutto, anche la possibilità di scoprire modi nuovi per fare il salotto. Mi ha lasciato un entusiasmo incredibile al punto che ho proposto di metterlo all’ordine del giorno per la prossima riunione provinciale. Sono del parere che tutti devono leggerlo e come provincia compreremo qualche copia per dare la possibilità anche a chi non può acquistarlo per problemi economici, di leggerlo mettendo a disposizione alcune copie per farle girare gratuitamente. Ci tengo a diffonderlo perché ho notato che molti fanno fatica a leggere le informazioni sul progetto che non sempre sono di facile comprensione, invece leggerle nel tuo libro è molto più leggero è piacevole perché é un romanzo e inoltre ti senti protagonista della storia>>.”*