Obbligazioni bancarie Obbligazioni Banca Popolare di Vicenza e Veneto Banca (2 lettori)

Andre_Sant

Forumer storico
DG comp storicamente si preoccupa della concorrenza di un certo soggetto.
Nel nostro caso: delle banche, che non dovrebbero usare i soldi ricevuti dallo stato per fare una concorrenza sleale alle altre banche

Che concorrenza può fare un soggetto come bpv e vb che cessa di esistere?

Mentre dal punto di vista del regolatore (la nouy): da anni chiedono che i soggetti forti comprino quelli deboli e risolvano così le debolezze presenti nel sistema

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ricordo che questo è quanto diceva margherita ieri


Se "nelle regole Ue c'è una certa flessibilità. Non sta a me o ai miei servizi decidere quali misure si dovrebbero prendere, sta alle autorità nazionali. Il mio compito è assicurarci che quando una direzione viene presa sia applicata in linea con le regole", la responsabile dell'Antitrust ha aggiunto che i contatti in corso con l'Italia non sono "dei negoziati perché lavoriamo molto costruttivamente insieme, per trovare una soluzione, soluzione che deve rientrare nelle regole dato che non ho mandato per negoziare fuori dalle regole".

Ma se si guarda ai casi risolti finora, ci si accorge come "negli anni è cambiata" la gestione delle situazioni di crisi. "All'inizio della crisi finanziaria usavamo le regole degli aiuti di Stato come base, poi quando l'Ecofin ha cominciato ad approvare la legislazione abbiamo avuto un lungo periodo in cui gli Stati l'hanno incorporata nel diritto nazionale, adesso siamo nella fase in cui c'è una legislazione europea piena, ma questo ovviamente ancora ci lascia una certa flessibilità nelle regole. Il motivo è che l'Ecofin rispetta il fatto che il sistema bancario è stato costruito nell'arco di decenni e quindi per alcuni c'è bisogno di un margine di flessibilità".

oppure:

BRUXELLES - "Non sta a me o ai miei servizi decidere quali misure dovrebbero prendere, sta alle autorità degli stati. Il mio compito è assicurarci che quando una direzione viene presa sia applicata in linea con le regole". Ma comunque "c'è una certa flessibilità nelle regole": lo ha detto la commissaria alla concorrenza Margrethe Vestager rispondendo ai giornalisti che le chiedevano se la ricapitalizzazione preventiva per le due banche venete sia ancora un'opzione.

Vestager ha spiegato che quelli con l'Italia "non li chiamerei negoziati, perché lavoriamo molto costruttivamente insieme, per trovare una soluzione per le banche". Ovviamente, ha chiarito, "va da sé che la soluzione sarà nelle regole, non ho mandato per negoziare fuori dalle regole". Ma se si guarda ai casi risolti finora, ci si accorge come "negli anni è cambiata" la gestione. "All'inizio della crisi finanziaria usavamo le regole degli aiuti di Stato come base, poi quando l'Ecofin ha cominciato ad approvare la legislazione abbiamo avuto un lungo periodo in cui gli Stati l'hanno dovuta incorporare nella loro".

Ora, ha sottolineato, "siamo nella fase dove c'è una legislazione europea piena, ma questo ovviamente ancora ci lascia una certa flessibilità nelle regole perché l'Ecofin ha un grosso rispetto del fatto che il sistema (bancario, ndr) è stato costruito nell'arco di decenni e quindi per alcuni c'è bisogno di un margine di flessibilità". Ma comunque "lavoriamo nel quadro di certe regole che rispettiamo davvero".


>> morale: nn c'è alcun negoziato in corso tra ue e italia
ue e italia lavorano e hanno lavorato pari passo per la soluzione comune delle banche venete
ricorda che c'è flessibilità lato bruxelles
non ha risposto a chi gli chiedeva se l'adc precauz è ancora in essere (che per me significa: ci stiamo concentrando su quest'altra strada)
Ricordo che infine padoan ha detto che lui si muove dentro le regole


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aggiungo che dal punto di vita della concorrenza dgcomp:

- all'asta della good bank poteva partecipare chiunque.. >> condizioni alla concorrenza soddisfatta
- dal punto di vista di bpv e vb: un soggetto che cessa di esistere nn può fare concorrenza a nessuno.
Il principio della dgcomp è che un soggetto nn deve ricevere aiuti di stato (es. mps) per poi sfruttare tali aiuti per dare migliori condizioni degli altri

ma qua il soggetto che potenzialmente doveva fare concorrenza (ad es. con adc precauzioanale) cessa di esistere

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Formalmente quello che avviene di fatto è una liquidazione (da sempre prevista nell'ordinamento) dove tot asset (attivi, filiali depositi senior ) sono venduti al miglior offerente (cioè isp) dopo un'asta competitiva

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scusate per eventuali ripetizioni ma ho fatto copia incolla di alcuni post che avevo messo di là
 

Xedron

Forumer attivo
Nel patrimonio netto
Il milione (970k) è stato versato in due tranche. La prima il 30.12 e dunque contabilizzazione. La seconda il 5.1 e dunque non contabilizzazione.

quindi sempre su quei numeri (10.2 - 3.8 = 6.4)

andrebbe dedotto ulteriore 0.5.

5.9

e' qui che entra stato, sub e questo 0.5 da contabilizzare...

decreto legge deve essere modificato affinche in fase di precauzionale qualcosa spetti a questo 0.5...(magari % simil subisti?)
 
Ultima modifica:

Greystone

Nuovo forumer
Sarà anche importante capire quale sarà il risultato contabile dell eventuale cessione a isp per la bad bank.
Ragionando solo su VB per semplicità:
28 mld tot attivo. cedo tutuo tranne SF 5 mld.
28 mld tot passivo. Cedo tutto tranne PN 2 mln (1.7 + 0,3 adc), sub 650k e fondi ( credo 600k).
Forse sogno ma se cedo 23 mln di attivo e 24.8 di passivo a 1 euro faccio una plus di 1.8bln.
Forse sono troppo ottimista
 

varoon

Nuovo forumer
Preso dal FOL

Intesa Offers to Buy Veneto Banks' Healthy Assets for 1 Euro - The New York Times

Intesa Offers to Buy Veneto Banks'
Healthy Assets for 1 Euro
By REUTERS JUNE 21, 2017, 12:27 P.M. E.D.T.
MILAN — Italy's biggest retail bank Intesa Sanpaolo on Wednesday set tough
conditions on an offer to buy the healthy assets of two Veneto*based banks, part
of efforts to prevent European authorities from stepping in to wind them down.
Intesa said it would only take on the two banks at a symbolic price if they
were stripped of all bad loans and legal risks, and if the deal had no impact on its
own capital ratios and dividend policy.
A source close to the matter said Intesa, the only bank known to have made a
bid so far, had offered 1 euro.
Italy is scrambling to prevent the two banks, which have a capital shortfall of
6.4 billion euros (5.64 billion pounds) and are bleeding deposits, from being
wound down under European banking rules. Those rules would impose losses on
senior bondholders and large depositors ** a politically unpalatable prospect in
Rome ahead of national elections next year.
Pressure to find a solution has increased since Spain's Banco Popular was rescued
by Santander this month in a deal orchestrated by European authorities.
In Popular's case, no state money was used and Santander is seeking around
7 billion euros of capital from shareholders to help to it take on Popular. Intesa's
role is part of a new plan by the Rome government that would effectively liquidate
Banca Popolare di Vicenza and Veneto Banca with the help of taxpayer money to
reduce losses for the banks' private investors.
The plan involves splitting the two banks' assets into "bad" and "good"
banks. The bad bank would take on their soured debts and be financed partly by
the state, with junior bondholders and shareholders also taking a hit, sources
have said.
But the conditions set by Intesa, viewed as the most likely taker for the
healthier parts of the two banks, are so demanding that a deal risks being seen as
gift to the Milanese bank. It is also not clear whether the European Commission,
which must authorise the use of state aid, would approve the plan.
Intesa said that for its offer to proceed legislation was needed to ensure it
would be shielded from all integration and restructuring charges as well as "risks,
obligations and claims due to events occurred prior to the sale."
Such charges would cover among other things the heavy job cuts that are
expected at the two banks, which currently employ around 11,000 people in total.
They would also cover legal risks stemming from a scandal over the mis*selling of
shares by the two banks to their own customers in exchange for loans.
The cost to the Italian state could be about 5 billion euros, one banker
familiar with the matter said.
The European Commission declined to comment. The Italian treasury had no
immediate comment.
"Intesa wants to have its cake and eat it too," said Vincenzo Longo, an analyst
at IG markets. "They want the state to take on all the problems. I doubt that the
deal can be done on these terms."
Another analyst, who spoke on condition of anonymity, also said he was
skeptical that the plan would meet EU banking rules as Intesa was effectively
demanding that the two Veneto banks be recapitalised before taking any of their
assets.
The two banks, from the north*eastern Veneto region, have a combined
market share of only 3 percent at the national level, with loans totalling about 40
billion euros. They had planned to merge, creating Italy's eighth*biggest bank by
assets.
(Additional reporting by Francesca Landini and Valentina Za; Writing by
Silvia Aloisi. Editing by Jane Merriman)
 

Sig. Ernesto

Vivace Impertinenza
Questa sera invece del solito film vi leggete, con particolare attenzione al cap.17(!), uno dei testi che sono solito consultare e che vi "regalo".

Ho molte perplessità.
 

Allegati

  • FinSACBRRDGuidebook.pdf
    3,7 MB · Visite: 463

ipergaleo

Nuovo forumer
quindi sempre su quei numeri (10.2 - 3.8 = 6.4)

andrebbe dedotto ulteriore 0.5.

6.1

e' qui che entra stato, sub e questo 0.5 da contabilizzare...

decreto legge deve essere modificato affinche in fase di precauzionale qualcosa spetti a questo 0.5...(magari % simil subisti?)


Scusate un attimo:

Venero Banca
Al 31.12.2016 il PN era pari a 1,7 (comprensivo di 331 milioni in conto futuro aumento) + 300 milioni versati nel 2017 + 140 milioni di Tier 1 = 2,14
Considerando 1,6 miliardi di accantonamenti per portare le coperture media al 60%, rimane un free capital di 540 milioni senza considerare i sub (che sono 480 milioni)


Popolare di Vicenza
Al 31.12.2016 il PN era pari a 2,1 (comprensivo di 163 milioni in conto futuro aumento) + 146 milioni versai nel 2017 = 2,25
Considerando 1,3 miliardi di accantonamenti per portare le coperture medie al 60%, rimane un free capitale di 900 milioni senza considera i sub (che sono 656 milioni, di cui 40 milioni come sottostante a polizze assicurative a seguito default Islanda)

quindi ci sarebbe del margine per non "uccidere" i sub... specie gli IT
 

Greystone

Nuovo forumer
Scusate un attimo:

Venero Banca
Al 31.12.2016 il PN era pari a 1,7 (comprensivo di 331 milioni in conto futuro aumento) + 300 milioni versati nel 2017 + 140 milioni di Tier 1 = 2,14
Considerando 1,6 miliardi di accantonamenti per portare le coperture media al 60%, rimane un free capital di 540 milioni senza considerare i sub (che sono 480 milioni)


Popolare di Vicenza
Al 31.12.2016 il PN era pari a 2,1 (comprensivo di 163 milioni in conto futuro aumento) + 146 milioni versai nel 2017 = 2,25
Considerando 1,3 miliardi di accantonamenti per portare le coperture medie al 60%, rimane un free capitale di 900 milioni senza considera i sub (che sono 656 milioni, di cui 40 milioni come sottostante a polizze assicurative a seguito default Islanda)

quindi ci sarebbe del margine per non "uccidere" i sub... specie gli IT
Un po' di perdite operative del primi semestre bisogna considerarle
 

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