Uno sguardo all'indice Spmib (9 lettori)

D.J

Forumer storico
...... io faccio 5/6 operazioni al mese a ed attualmente ho una posizione long in essere dal giorno 8 che avevo segnalato. Prezzo in carico 18515

.... il long odierno sul fib si manterrà sopra a 18915, supporto di giornata invece 18810

buondì

Sempre in gamba;)
Io sono entrato short a 19060 index... e sono il loss di 20 punti
 

amboise

ci metto la lingua
si, grazie. Buona giornata
Questo è l'ultimo report del"beato" Migliorino scritto il giorno 30 giugno (giorno della sua morte) e pubblicato il giorno 1/7/16

Alle ore 22.50 del 30 Giugno 2016 ci ha lasciati improvvisamente Giuseppe Migliorino, il più grande trader italiano, un uomo illuminato e potente, un PDN della mente...ma soprattutto il mio papà.

Di seguito trovate il suo ultimo report,

Grazie a tutti gli abbonati, agli amici, che ci sono stati vicini in questi ultimi mesi.

Paola Migliorino

1 Luglio 2016 ore 8.00: ... prima e dopo...

Quanto valeva il Mib prima del Brexit?

... 20000... Vedere il report del 20 Giugno.

FV= omissis = 20000

Quanto valeva il Mib dopo il Brexit?

... 18000... Vedere il report del 29 Giugno.

FV= omissis = 18000

Nel report di ieri scrivevo:

In sostanza:

· Omissis si riduce;

· Omissis si riduce;

· FV (fair value) si riduce.

Non solo...

Per noi italiani la situazione è ancora più complicata, perché lo spread (cioè il rischio Paese), dopo il Brexit, è aumentato da 125 fino a 170 punti, il che significa che "I", a causa di questo rischio aggiuntivo, aumenta contribuendo a deprimere ancora di più il FV del Mib.

Sopra c'è la spiegazione numerica di quanto intendevo.

Ma nel report di ieri dicevo anche:

... Come si sono modificati i cicli di breve-medio termine dopo il "terremoto Brexit"?

E ovvio che, con la modifica dei "fondamentali", anche i cicli si modificano...

Dico questo per ricordare a chi mi legge, che la Borsa è la rappresentazione pratica dell'economia sottostante (nel senso che, attraverso i cicli, si stabilisce una tendenza grafica che aiuta chi legge a comprendere il corso dell'economia)...

Quindi: se l'economia sottostante si modifica, la Borsa si deve modificare anch'essa...

Sembra banale anche dirlo, ma ancora c'è qualcuno che pensa che i cicli siano immutabili e, quindi, indipendenti dai fondamentali...

Vi ricordate Luciano Lama che, negli anni 70, a capo della Cigl, introdusse il concetto di "salario come variabile indipendente" (per cui, anche se le aziende andavano male, dovevano pagare salari comunque più alti)?

... E la stessa cosa di dire che: anche se le condizioni fondamentali di una economia si modificano (in peggio), i cicli e le tendenze di Borsa devono restare sempre uguali... Il che (come anche i bambini scimuniti capiscono) è una enorme cazzata.

I cicli ti danno il quadro della situazione a "condizioni costanti"... Ma se le condizioni variano, variano anche i cicli...

Quindi: se non sei in grado di capire l'impatto che avranno sul mercato le nuove condizioni al contorno (calcolandoti, per esempio, il FV di quella Borsa) prenderai delle cantonate micidiali... Ma ancora di più, se insisti a considerare i cicli (in tutte le sue varianti: Battleplan, Dna, Taylor...) immutabili... Ti rovini.

Quindi oggi parleremo dei cicli di breve-medio periodo, per capire come si sono (secondo me) modificati.

... Prima ancora, però, vediamo l'effetto del Brexit sui cicli lunghi...



Omissis

... Qui i dati sono fino a Giovedì 23, cioè prima del risultato scioccante di quel referendum...

I cicli di questa durata non "patiscono" eccessivamente gli effetti di eventi tipo Brexit... Ci vuole ben altro per "disturbarli" (ad esempio una guerra mondiale o un cambio epocale di regime economico...).

Il Brexit, forse, prolungherà il ribasso come da linea rossa tratteggiata in figura sotto...

Omissis



... Ma nella struttura generale dei cicli, questo è un effetto quasi impercettibile...

I cicli di breve-medio periodo, invece, subiscono in modo "devastante" gli effetti di avvenimenti tipo il Brexit.

omissis
 

amboise

ci metto la lingua
11 Novembre 2010 La ragione e l’anima

Vi è mai successo di impegnarvi in un solenne proponimento ( ... da domani smetto di fumare ... da capodanno mi metto a dieta ... etc..) e scoprire che, subito dopo, tutto congiura per farvi cadere in tentazione e farvi desistere?

E quando "lottate" con le tentazioni ... quante energie consumate?


Talmente tante da sentirvi continuamente spossati ... vuoti. E al primo cedimento, il solenne proponimento viene abbandonato.

Perché?

Ogni lotta che facciamo con noi stessi e quasi sempre una battaglia persa ... il "vizio" ... la "dipendenza" ... si rinforzano con l'energia che noi gli cediamo durante la lotta.

Lottare, dunque, significa cedere energia all'avversario (in questo caso quel "vizio" o "dipendenza" in questione).

Nei dibattiti televisivi, ad esempio, una tattica ben sperimentata è quella di fare innervosire l'avversario ... più lui s'incazza e più l'altro (quello che lo fa incazzare) se la ride e si "impadronisce" dell'energia che lui gli cede. Chi osserva, in questi casi, si accorge subito che quello che s'incazza è quello più debole ... il pirla della situazione.

Da millenni, provocare l'avversario e portarlo a perdere la pazienza è il modo più sicuro per "vincere" uno scontro ...

Gianfranco Fini, ad esempio, è riuscito a condurre Berlusconi all'esasperazione ... a fargli perdere la pazienza (ricordate il dito puntato verso il palco dove Berlusconi parlava e l'espressione di sfida " ... che fai mi cacci ...??).

Ad ogni passaggio, ad ogni nuova dichiarazione aumenta la posta ... adesso gli ha chiesto di dimettersi ... e Berlusconi è costretto ad inseguirlo su quel terreno ...

Il punto, dunque, è che: ogni volta che si ingaggia una battaglia con se stesso o con un provocatore, le probabilità di vittoria sono minime, quasi nulle.

Per vincere, in questi casi, occorre non accettare la sfida ... non combattere ... restare impassibili e ridersela.

Ridendo di una provocazione, si conduce il provocatore all'esasperazione ... ed è lui, a quel punto, che cede energia all'altro.

Oltre il 90% delle diete, a distanza di qualche mese, si trasforma in abbuffate colossali che riportano indietro tutti i chili persi con gli interessi. Non lo dico io, sono statistiche ormai note.

Perché?

Le "guerre di volontà" con se stessi, nel 90% dei casi (e forse anche oltre) sono sconfitte certe ...

Don Juan, il famoso sciamano dei libri di Carlos Castaneda, parla di "intento impeccabile" ... non bisogna lottare, bensì avere l'assoluta certezza di avere già raggiunto il risultato ...

Quando ragione ed anima (continua Don Juan) si muovono "in fase" ... allora l'obiettivo viene realizzato senza sforzo ed il desiderio (qualsiasi esso sia) viene esaudito immancabilmente ...

Cosa significa che ragione ed anima sono in fase?

Vediamolo con un esempio ... vi ricordate la prima volta che siete saliti sulla macchina per imparare a guidare?

La ragione cercava di controllare la situazione (... fai così ... fai colà ... attento a quella macchina ... spingi la frizione ... ingrana la marcia ... etc..) e così facendo, rendeva la situazione estremamente complicata e, nel tentativo di tenere tutto sotto controllo, ci esponeva al concreto rischio di andare addosso a qualcuno (io ci sono andato vicinissimo e, per inciso, sono stato bocciato al mio primo esame di guida).

Ad un certo punto, dopo un periodo variabile di tentativi (può essere lo stesso giorno o dopo tre settimane), accade il "miracolo" ... iniziamo a guidare senza più fare tanti "ragionamenti".

Ebbene, in quell'esatto momento, ragione ed anima sono entrati "in fase" ...

Cosa è successo?

La ragione si è ARRESA ... non fa più resistenza ... si ritira e lascia fare all'anima ... che ha sempre saputo come fare.

L'anima sa già fare tutto, anche far volare il nostro corpo e molto di più ... ma la ragione gli impedisce di fare ciò che sa fare ...

Ma, quando la ragione si arrende e si ritira ... l'anima può realizzare ogni desiderio ... senza eccezioni.

Pensate, per fare un altro esempio, al nuoto: l'uomo galleggia naturalmente senza dover imparare alcunché ...

Un neonato sa già nuotare (tutti gli esperimenti lo confermano) ... disimpara quando i genitori cominciano a gridare terrorizzati vedendolo in acqua da solo ... (la sua ragione registra che stare in acqua da solo è una cosa pericolosa e così comincia ad avere paura).

Se in acqua, vi distendete sulla schiena senza muovervi, galleggiate naturalmente ... affondate solo quando vi fate prendere dal panico e cominciate ad agitarvi convulsamente ...

Ebbene, anche in questo caso, quando la ragione si arrende, l'anima riprende a fare ciò che ha sempre saputo fare ... galleggiare e, quindi, nuotare ...

La conferma di ciò potete trovarla nelle prestazioni dei campioni sportivi: fanno tutto con naturalezza, senza bisogno di ragionare ...

Realizzare TUTTI i sogni, dunque, richiede solo di ... ARRENDERSI ... e lasciare fare all'anima.

Che significa TUTTI i sogni?

Esattamente ciò che c'è scritto: TUTTO.

Diventare miliardario? Si.

Diventare l'uomo o la donna più affascinante del mondo? Si.

Volare? Si.

Viaggiare nel tempo? Si.

TUTTO.

Basta ARRENDERSI ... ritirare la ragione ... e lasciare fare all'anima.

E che c'entra tutto ciò con la Borsa?

Moltissimo ... sto dicendo, difatti, che ognuno di noi sa già come vincere in Borsa ... deve solo disinnescare la "ragione" ... quella che, in quelle prime lezioni di guida, ci diceva " ... non fare così, se no vai a sbattere ..." ... " ... ingrana la marcia, stupido ..." .. etc ..

Come si fa ad arrendersi?

Ogni volta che la ragione "interviene" (... questo non si può fare ... quello è sbagliato ... etc..) osservatela senza reagire ... dopo un pò, sarà lei a cedere energia ... esattamente come quel provocatore che, se non ottiene lo scopo di far innervosire l'avversario ... si innervosisce lui e gli cede la sua energia.

Provate ... e concedetevi anche di sbagliare ...

... Che fretta c'è?

... Non so se mi ho capito ...??

Veniamo alla Borsa italiana.
 

amboise

ci metto la lingua
Questo è l'ultimo per oggi

20 Luglio 2012 ore 8.00: Nietzsche, Lutero e le assoluzioni papali.

"Non abbiamo mai cercato noi stessi, quindi, come potrebbe mai accadere, un bel giorno, di trovarsi?" scriveva nel 1887 Friedrich Nietzsche nella Genealogia della morale, uno dei libri che hanno forgiato lo "spirito germanico".

In quel libro, il grande pensatore tedesco esponeva la contrapposizione tra "morale dei signori" e "morale del gregge"... un concetto che si è radicato profondamente nella cultura teutonica e di cui, nel corso della storia recente, l'Europa ha sperimentato diverse volte gli effetti pratici.

Tre secoli prima, un altro tedesco, Martin Lutero, aveva piantato i semi dell'intransigenza morale germanica, sfidando la Chiesa di Roma che, del commercio delle indulgenze, aveva fatto un mercato di derivati ante litteram: l'acquirente pagava un "premio" (come per le Opzioni) ed acquistava il diritto al Paradiso attraverso l'assoluzione incondizionata di tutti i peccati (fin li commessi).

Lutero, indignato, condusse i suoi seguaci teutonici allo scisma da Roma, e fondò una religione intransigente dove ogni colpa doveva essere espiata senza possibilità di facili scorciatoie (l'acquisto dell'assoluzione).

Vedete già, in queste poche righe, le differenze fondamentali tra italiani (diciamo pure latini in generale) e tedeschi: ... scanzonati e molto laici i primi (anche in materie religiose), rigidi ed intransigenti i secondi.

Punti di vista completamente diversi ed inconciliabili sul mondo e sulla vita.

L'intransigenza dei tedeschi riguarda soprattutto i debiti: per loro avere debiti è una colpa... non a caso usano la stessa parola "schuld" per indicare sia il debito che la colpa.

Per noi latini, invece, il debito non è mai un affare talmente serio da comportare conseguenze molto gravi e definitive... tanto che, nessuno in Italia, credo, è mai andato in prigione per non avere pagato i suoi debiti.

Cosa sto cercando di dire?

Quando abbiamo aderito all'euro ed abbiamo accettato le stesse regole dei tedeschi, abbiamo ipotizzato di poter diventare un po tedeschi anche noi e sperato che loro diventassero un po latini come noi...

E' stata un'ipotesi errata ed una speranza assurda: loro non ci pensano minimamente di diventare come noi... e noi, per almeno due generazioni, non riusciremo ad abbracciare i loro principi morali.

Mi direte che il problema italiano risiede proprio nel fatto di non riuscire ad essere seri e rigorosi come i tedeschi... ma devo rispondervi, semplicemente, che l'ipocrisia di questa affermazione è quasi divertente: noi italiani reclamiamo ordine e regole ferree che riguardino gli altri, ma facciano delle generose eccezioni per noi.

Fatemi fare qualche esempio.

Anni fa, un mio amico (del PSI) non perdeva occasione di illustrarmi appassionatamente il tentativo del suo partito di trasformare l'Italia in un paese equo, democratico, dove ognuno avesse eguali diritti e la "raccomandazioni" fossero bandite per sempre.

Un giorno mi chiamò e mi chiese se potevo assumere alcuni suoi conoscenti e, quando gli feci notare la contraddizione con le sue tesi di equità e lotta alle raccomandazioni, mi rispose: "... che c'entra, mica possiamo cambiare tutto in un giorno. Ci vuole tempo".

L'altro esempio mi riguarda: dopo la laurea avrei potuto evitarmi il servizio militare con la raccomandazione di un politico locale, ma ero un ex-sessantottino che aveva "lottato" per un mondo più giusto ed equo, sicché l'idea stessa della raccomandazione mi faceva schifo... era esattamente ciò che noi ragazzi di quel tempo volevamo cancellare da questo paese.

E così a maggio 1974 partii per Roma: soldato semplice nei Granatieri di Sardegna.

Mi bastarono poche ore in caserma per capire la cazzata che avevo fatto, e tre giorni dopo, ero già al telefono con quel politico a chiedergli una "raccomandazione" per rimediare all'errore... Mi fece ottenere una lunga serie di convalescenze che, a quel punto, furono il miglior favore che avessi mai potuto ricevere.

Noi italiani siamo così: chiediamo regole e rigore... giustizia ed equità... ma con un po di flessibilità. E flessibilità significa: applicazione assoluta e totale per gli altri e qualche generosa eccezione per noi.

E, dunque, veniamo al punto che scaturisce dalla premessa fin qui fatta: perché tutta l'Europa sta adottando rigide politiche di austerità, quando tutti i migliori economisti del mondo (non ultimi i premi Nobel Krugman e Stiglitz) dicono che è un tragico errore e bisognerebbe, invece, applicare politiche espansionistiche alla Keynes?

Il motivo è evidente: nella cultura tedesca il debito (schuld) è una colpa (schuld) che va espiata; quindi i "colpevoli" devono autoflagellarsi con le loro stesse mani...

Ed è esattamente ciò che sta capitando a noi ed ai nostri "correi" (greci, spagnoli, etc..).

Dove ci porterà l'espiazione?

Alla povertà (la massima espiazione francescana).

Ed i tedeschi, cosa faranno nel frattempo?

Diventeranno i nostri signori.

... E che fine fa la morale (di giustizia ed equità) se loro diventano signori e noi gregge?

A questo ha già risposto Friedrich Nietzsche: c'è la "morale dei signori" e la "morale del gregge"...

... Non so se mi ho capito...??

Passiamo alle previsioni sull'oro...
 

ciccio9

Forumer attivo
"Ogni volta che la ragione "interviene" (... questo non si può fare ... quello è sbagliato ... etc..) osservatela senza reagire". Bevevo .... in acqua .... cercavo di ragionare ... andavo a fondo. Grazie ancora
 

amboise

ci metto la lingua
Divertiamoci un po' :sad: e osserviamo la domanda/Offerta di SP500 sul ciclo intermestrale

13 febb17 SP500 domanda_Offerta Intermestrale.png
 

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