Senatore compra e rivende palazzo lo stesso giorno, guadagna 18 milioni (1 Viewer)

hellboy

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Senatore compra e rivende palazzo lo stesso giorno, guadagna 18 milioni


Senatore compra e rivende palazzo lo stesso giorno, guadagna 18 milioni


Il senatore PdL Riccardo Conti, amministratore unico dell'immobiliare "Estate Due" di Brescia ha comprato un palazzo nel centro storico di Roma a 26 milioni di euro, per poi rivenderlo all'Enpap, nello stesso giorno, per 44 milioni, con un guadagno dunque di 18 milioni. Sospetti aleggiano sull'operazione finanziaria.

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mah ?????

non trovo parole, io avrei dovuto prima di comprare ( si fa per dire :) ) far fare perizie di valore sull'immobile, vedere quanto lo aveva pagato chi lo rivende ecc. ecc.
 

hellboy

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L'affare del senatore pdl Conti
18 milioni guadagnati in poche ore


ROMA - La strada è tra le più belle di Roma. Via della Stamperia, dove un tempo abitava Sandro Pertini, neanche un minuto a piedi dalla Fontana di Trevi. È qui, al numero 64, il palazzo che in un sol giorno ha raddoppiato il suo valore. Comprato per 26 milioni e mezzo di euro e rivenduto poche ore dopo a 44 milioni, più Iva. Un affarone per chi sta nel mezzo, l'immobiliare «Estate due» di Brescia, amministratore unico il senatore del Pdl Riccardo Conti. La storia è stata raccontata ieri sera dal Tg La7 , con un servizio firmato da Flavia Filippi. E mercoledì pomeriggio dalla Procura di Roma è trapelata la notizia dell'apertura di un fascicolo.
L'immobiliare bresciana compra il palazzo il 31 gennaio del 2011 dal Fondo Omega, società immobiliare gestita dalla Fimit di Massimo Caputi per conto di Intesa Sanpaolo. Lo stesso 31 gennaio l'«Estate due» del senatore lo vende all'Enpap, l'Ente nazionale di previdenza e assistenza per gli psicologi che lì dovrebbe trasferire la sua sede oggi più lontana dal centro. Un'operazione lampo, e un guadagno in un sol giorno di 18 milioni di euro per la società del senatore Conti, esperto del ramo perché l'immobiliarista lo fa da tempo. Non c'è un'inchiesta, non ci sono reati ma l'operazione ha destato qualche sospetto tra gli stessi iscritti dell'ente di previdenza degli psicologi che proprio sul sito Internet dell'Enpap hanno cominciato a chiedere chiarimenti. Cinque piani più un seminterrato, comprendendo anche l'Iva il palazzo è stato comprato a un prezzo di 14 mila euro al metro quadro. «La cifra appare molto elevata - scrivono gli iscritti dell'Enpap sul web - considerando l'attuale momento di pesante crisi anche del mercato immobiliare. E ci sono preoccupanti interrogativi visto che si sta parlando di milioni di euro dei nostri depositi e delle nostre pensioni».

Ma ci sono anche altri aspetti che sembrano singolari, almeno a prima vista. Il Fondo Omega è stato creato proprio per valorizzare il patrimonio immobiliare del gruppo Intesa: possibile che accetti un prezzo che poche ore dopo è già raddoppiato? Non solo. Perché - sempre secondo la ricostruzione del Tg La7 - il senatore non tira fuori nemmeno un euro di tasca sua: la proprietà del palazzo gli viene trasferita sulla parola. E paga la prima tranche da 5 milioni di euro il 3 febbraio 2011, due giorni dopo averne incassati 7 dall'ente degli psicologi.

Un passato nella Dc e poi nell'Udc, il senatore Conti ha prima seguito Follini per poi avvicinarsi a Giovanardi e aderire infine al Popolo della libertà. Al Senato è entrato in sostituzione del governatore della Lombardia Roberto Formigoni. Oltre a fare l'immobiliarista ha una piccola partecipazione nella Lux Vide, la società che produce fiction per la tv fondata da Ettore Bernabei. E alcune quote anche nella Brevivet, tour operator con sede a Milano e Brescia che organizza pellegrinaggi e viaggi religiosi. È il senatore più ricco del bresciano, zona dove pure i redditi non sono proprio bassini, nel 2008 ha denunciato 608 mila euro. Anche se ormai a Brescia si vede poco, e vive tra Roma e Capalbio. Contattato, non ha voluto parlare di questa storia. Chi lo conosce ed è abituato alla sua riservatezza dice che non è una sorpresa.

Corriere della Sera
 

tontolina

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Lupus

Un milione da Conti a Verdini

Domenico Lusi
Spunta il nome di Denis Verdini nell'inchiesta della Procura di Roma sulla plusvalenza da 18 milioni realizzata in un solo giorno dal senatore Pdl, Riccardo Conti. Dalle carte acquisite dal Nucleo di polizia valutaria della Gdf, nelle sedi delle società coinvolte nella compravendita del palazzo di via della Stamperia 64, a due passi da Fontana di Trevi, finita al centro dell'indagine, è emerso un assegno da 1 milione di euro staccato da Conti a Verdini nei giorni successivi alla conclusione dell'affare. Un pagamento su cui il procuratore aggiunto Alberto Caperna e il pm Erminio Amelio, che indagano per truffa e peculato, vogliono vederci chiaro.
Secondo quanto anticipa L'Espresso oggi in edicola, alla base del pagamento c'è un contratto stipulato a novembre del 2010 tra il coordinatore nazionale e il senatore del Pdl: l'accordo prevede l'impegno di Conti a prestare 10 milioni a Verdini, con la previsione di una penale da un milione in caso di inadempimento. Cosa che avviene puntualmente due mesi dopo, con un assegno intestato alla moglie di Verdini, Maria Simonetta Fossombroni. Nel frattempo Conti ha già realizzato la maxiplusvalenza, acquistando, il 31 gennaio 2011, il palazzo in via della Stamperia dal Fondo Omega (all'epoca gestito dalla Fimit Sgr di Massimo Caputi) per 26,5 milioni, per rivenderlo subito per 44,5 milioni all'Enpap, l'ente di previdenza degli psicologi presieduto da Angelo Arcicasa.
Conti stacca almeno altri tre assegni:
uno da 750mila euro destinato a Giovanna Prandini, figlia dell'ex ministro dc, Gianni Prandini, mentore politico di Conti;
uno da 1 milione a una istituzione religiosa;
uno da 150mila euro a un soggetto ancora da identificare.

Pagamenti su cui sono ancora in corso accertamenti.
Verdini è intervenuto in serata con una nota: le notizie, scrive il coordinatore del Pdl, sono «costruite in modo scandaloso al solo scopo di dare un immagine diversa dai fatti e di come questi si sono realmente svolti». Quindi la spiegazione: «Tutto è legato alle ben note vicende relative al Credito cooperativo fiorentino. Costretto a dimettermi dalla banca – ricorda Verdini – ho chiesto al senatore Conti, che di mestiere fa l'immobiliarista, la surroga con successivo impegno all'acquisto di un immobile gravato da mutuo». Quando Conti «ha deciso di ritirarsi dall'operazione ha dovuto versare un milione di euro a titolo di penale». Verdini ha anunciato azioni legali contro il settimanale.
«Stiamo ancora verificando se nella compravendita siano state commessi illeciti – dice un investigatore –. A chi siano finiti i soldi della plusvalenza attiene a una seconda fase dell'indagine». Sul primo versante dell'inchiesta andrà chiarito il nodo dei soldi: risulta che Conti abbia realizzato la maxiplusvalenza senza versare un euro.
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