se l'italia facesse come l'Islanda.... (1 Viewer)

tontolina

Forumer storico
no ehhh
ci vorrebbero dei veri attributi virili e mano manfrine ladronesche della classe politica


Islanda, quando il popolo sconfigge l'economia globale


Islanda, quando il popolo sconfigge l'economia globale,,
di Andrea Degl'Innocenti.

L'hanno definita una 'rivoluzione silenziosa' quella che ha portatol'Islanda alla riappropriazione dei propri diritti. Sconfitti gli interessieconomici di Inghilterra ed Olanda e le pressioni dell'intero sistema finanziario internazionale, gli islandesi hanno nazionalizzato le banche e avviato un processo di democrazia diretta e partecipata che ha portato astilare una nuova Costituzione. Oggi vogliamo raccontarvi una storia, il perché lo si capirà dopo.
Di quelle storie che nessuno racconta a gran voce, che vengono piuttosto sussurrate dibocca in orecchio, al massimo narrate davanti ad una tavola imbandita oinviate per e-mail ai propri amici.
È la storia di una delle nazioni più ricche al mondo, che ha affrontato la crisi peggiore mai piombata addosso adun paese industrializzato e ne è uscita nel migliore dei modi.
L'Islanda.
Già, proprio quel paese che in pochi sanno dove stia esattamente, noto alla cronaca per vulcani dai nomi impronunciabili che con i loro sbuffibianchi sono in grado di congelare il traffico aereo di un intero emisfero, ha dato il via ad un'eruzione ben più significativa, seppur molto meno conosciuta.
Un'esplosione democratica che terrorizza i poteri economici e le banche di tutto il mondo, che porta con se messaggi rivoluzionari: di democrazia diretta, autodeterminazione finanziaria, annullamento del sistemadel debito.

Ma procediamo con ordine. L'Islanda è un'isola di sole di 320mila anime – ilpaese europeo meno popolato se si escludono i micro-stati – privo diesercito. Una città come Bari spalmata su un territorio vasto 100milachilometri quadrati, un terzo dell'intera Italia, situato un poco a suddell'immensa Groenlandia.
15 anni di crescita economica avevano fatto dell'Islanda uno dei paesi più ricchi del mondo. Ma su quali basi poggiava questa ricchezza? Il modello di 'neoliberismo puro' applicato nel paese che ne aveva consentito il rapido sviluppo avrebbe ben presto presentato il conto. Nel 2003 tutte le banche del paese erano state privatizzate completamente. Da allora esse avevano fatto di tutto per attirare gli investimenti stranieri, adottando la tecnica dei conti online, che riducevano al minimo i costi di gestione e permettevano di applicare tassi di interesse piuttosto alti. IceSave, si chiamava il conto, una sorta del nostrano Conto Arancio. Moltissimi stranieri, soprattutto inglesi e olandesi vi avevano depositato i propri risparmi. Così, se da un lato crescevano gli investimenti, dall'altro aumentava il debito estero delle stesse banche. Nel 2003 era pari al 200 per cento del prodotto interno lordo islandese, quattro anni dopo, nel 2007, era arrivatoal 900 per cento. A dare il colpo definitivo ci pensò la crisi dei mercatifinanziari del 2008.
Le tre principali banche del paese, la Landsbanki, laKaupthing e la Glitnir, caddero in fallimento e vennero nazionalizzate; il crollo della corona sull'euro – che perse in breve l'85 per cento – non fece altro che decuplicare l'entità del loro debito insoluto. Alla fine dell'anno il paese venne dichiarato in bancarotta.
Il Primo Ministro conservatore Geir Haarde, alla guida della coalizione Social-Democratica che governava il paese, chiese l’aiuto del FondoMonetario Internazionale, che accordò all'Islanda un prestito di 2 miliardi e 100 milioni di dollari, cui si aggiunsero altri 2 miliardi e mezzo da parte di alcuni Paesi nordici. Intanto, le proteste ed il malcontento della popolazione aumentavano. A gennaio, un presidio prolungato davanti al parlamento portò alledimissioni del governo. Nel frattempo i potentati finanziari internazionali spingevano perché fossero adottate misure drastiche. Il Fondo MonetarioInternazionale e l'Unione Europea proponevano allo stato islandese di farsi carico del debito insoluto delle banche, socializzandolo. Vale a direspalmandolo sulla popolazione. Era l'unico modo, a detta loro, per riuscirea rimborsare il debito ai creditori, in particolar modo a Olanda edInghilterra, che già si erano fatti carico di rimborsare i propri cittadini. Il nuovo governo, eletto con elezioni anticipate ad aprile 2009, era una coalizione di sinistra che, pur condannando il modello neoliberista fin lì prevalente, cedette da subito alle richieste della comunità economica internazionale: con una apposita manovra di salvataggio venne proposta larestituzione dei debiti attraverso il pagamento di 3 miliardi e mezzo dieuro complessivi, suddivisi fra tutte le famiglie islandesi lungo un periododi 15 anni e con un interesse del 5,5 per cento. Si trattava di circa 100 euro al mese a persona, che ogni cittadino dellanazione avrebbe dovuto pagare per 15 anni; un totale di 18mila euro a testa per risarcire un debito contratto da un privato nei confronti di altriprivati. Einars Már Gudmundsson, un romanziere islandese, ha recentemente affermato che quando avvenne il crack, “gli utili [delle banche, ndr] sono stati privatizzati ma le perdite sono state nazionalizzate”. Per i cittadini d'Islanda era decisamente troppo. Fu qui che qualcosa si ruppe. E qualcos'altro invece si riaggiustò. Si ruppe l'idea che il debito fosse un'entità sovrana, in nome della quale erasacrificabile un'intera nazione. Che i cittadini dovessero pagare per gli errori commessi da un manipoli di banchieri e finanzieri. Si riaggiustò d'un tratto il rapporto con le istituzioni, che di fronte alla protesta generalizzata decisero finalmente di stare dalla parte di coloro che erano tenuti a rappresentare. Accadde che il capo dello Stato, Ólafur Ragnar Grímsson, si rifiutò diratificare la legge che faceva ricadere tutto il peso della crisi sulle spalle dei cittadini e indisse, su richiesta di questi ultimi, un referendum, di modo che questi si potessero esprimere. La comunità internazionale aumentò allora la propria pressione sullo statoislandese. Olanda ed Inghilterra minacciarono pesanti ritorsioni, arrivandoa paventare l'isolamento dell'Islanda. I grandi banchieri di queste duenazioni usarono il loro potere ricattare il popolo che si apprestava avotare. Nel caso in cui il referendum fosse passato, si diceva, verràimpedito ogni aiuto da parte del Fmi, bloccato il prestito precedentementeconcesso. Il governo inglese arrivò a dichiarare che avrebbe adottato control'Islanda le classiche misure antiterrorismo: il congelamento dei risparmi edei conti in banca degli islandesi. “Ci è stato detto che se rifiutiamo lecondizioni, saremo la Cuba del nord – ha continuato Grímsson nell'intervista- ma se accettiamo, saremo l’Haiti del nord”. A marzo 2010, il referendum venne stravinto, con il 93 per cento dellepreferenze, da chi sosteneva che il debito non dovesse essere pagato daicittadini. Le ritorsioni non si fecero attendere: il Fmi congelòimmediatamente il prestito concesso. Ma la rivoluzione non si fermò. Nelfrattempo, infatti, il governo – incalzato dalla folla inferocita – si eramosso per indagare le responsabilità civili e penali del crollo finanziario.L'Interpool emise un ordine internazionale di arresto contro l’ex-Presidentedella Kaupthing, Sigurdur Einarsson. Gli altri banchieri implicati nellavicenda abbandonarono in fretta l'Islanda. In questo clima concitato si decise di creare ex novo una costituzioneislandese, che sottraesse il paese allo strapotere dei banchieriinternazionali e del denaro virtuale. Quella vecchia risaliva a quando ilpaese aveva ottenuto l'indipendenza dalla Danimarca, ed era praticamenteidentica a quella danese eccezion fatta per degli aggiustamenti marginali(come inserire la parola 'presidente' al posto di 're'). Per la nuova carta si scelse un metodo innovativo. Venne eletta un'assembleacostituente composta da 25 cittadini. Questi furono scelti, tramite regolarielezioni, da una base di 522 che avevano presentato la candidatura. Percandidarsi era necessario essere maggiorenni, avere l'appoggio di almeno 30persone ed essere liberi dalla tessera di un qualsiasi partito. Ma la vera novità è stato il modo in cui è stata redatta la magna charta."Io credo - ha detto Thorvaldur Gylfason, un membro del Consigliocostituente - che questa sia la prima volta in cui una costituzione vieneabbozzata principalmente in Internet". Chiunque poteva seguire i progressi della costituzione davanti ai propriocchi. Le riunioni del Consiglio erano trasmesse in streaming online echiunque poteva commentare le bozze e lanciare da casa le proprie proposte.Veniva così ribaltato il concetto per cui le basi di una nazione vanno postein stanze buie e segrete, per mano di pochi saggi. La costituzione scaturitada questo processo partecipato di democrazia diretta verrà sottoposta alvaglio del parlamento immediatamente dopo le prossime elezioni. Ed eccoci così arrivati ad oggi. Con l'Islanda che si sta riprendendo dallaterribile crisi economica e lo sta facendo in modo del tutto opposto aquello che viene generalmente propagandato come inevitabile. Nientesalvataggi da parte di Bce o Fmi, niente cessione della propria sovranità anazioni straniere, ma piuttosto un percorso di riappropriazione dei dirittie della partecipazione. Lo sappiano i cittadini greci, cui è stato detto che la svendita del settorepubblico era l'unica soluzione. E lo tengano a mente anche quelliportoghesi, spagnoli ed italiani. In Islanda è stato riaffermato unprincipio fondamentale: è la volontà del popolo sovrano a determinare lesorti di una nazione, e questa deve prevalere su qualsiasi accordo o pretesainternazionale. Per questo nessuno racconta a gran voce la storia islandese.Cosa accadrebbe se lo scoprissero tutti?
da ilcambiamento.it

DOTT, NEO,,
[ame=http://www.youtube.com/watch?v=jGH-E8eR2i8&feature=related]‪QUANDO SAPRAI CHI SEI... NULLA TI POTRA' FERMARE!!!‬‏ - YouTube[/ame]

[ame=http://www.youtube.com/watch?v=7pGSA_qDYyA&NR=1]‪Figli di un Dio Minore Belfast child‬‏ - YouTube[/ame]

L'ISLANDA COME COMBATTERE LA SCHIAVITU',,, DELLA GLOBALIZZAZIONE,,,
[ame=http://www.youtube.com/watch?v=shUiFXIxUs8]‪Islanda, quando il popolo sconfigge l'economia globale‬‏ - YouTube[/ame]

[email protected]
 

tontolina

Forumer storico
martedì 9 agosto 2011

Acquisto di BTP vs. Vendita di Oro? Col *****!

da IL GRANDE BLUFF: Acquisto di BTP vs. Vendita di Oro? Col cazzo!



Scusate la finezza nel titolo....ma mi è scappata leggendo questo
http://feedproxy.google.com/~r/busi...any-wants-italy-and-spain-to-sell-gold-2011-8
Germany Wants Italy and Spain to Sell Gold
Members of Angela Merkel’s CDU party, as well as junior coalition partner FDP are suggesting that Spain and Italy should tap into their gold reserves in order to balance their debt issues.

It is clear that they are unhappy with the massive buying of Italian and Spanish bonds by the ECB.
There is fear in Germany that these bonds will eventually transferred to the EFSF (bailout fund) – putting the weight on German taxpayers.....
Dunque loro ci comprano BTP e noi dovremmo vendere il nostro Oro??
Io non vedo dove sia l'affare....E voi?
In giro ci sono un sacco di negozi con l'insegna COMPRO ORO
ma ancora non ne ho visto nessuno con l'insegna COMPRO BTP...
sarà un caso?...:)
Al limite in cambio della "beneficenza" sui nostri BTP
possiamo vendergli
la Fontana di Trevi...;-)
Sabrina Ferilli
l'Enel e la Telecom (inclusa la loro marea di debiti)
...ma l'ORO no.
E se mai dovesse andare a 12.500$ come racconta Sinclair?....
Poi ci mangeremmo le dita da qui alla fine del Pianeta Terra....:)
vedi UsemLab
Jim Sinclair già nel 2009 aveva previsto l'oro a 1650 nel giro di due anni. La sua previsione è stata perfetta. Siccome mi sembra la persona più affidabile in quanto a competenze ed expertise sul mercato dell'oro e le sue dinamiche di prezzo, teniamo ben presente che il suo prossimo target, [ame="http://www.youtube.com/watch?v=IF24atvNkSo"]una volta passata la soglia di 1764[/ame], diventa di 12500 per il 2015.
Nota: in teoria Bankitalia ha ancora una delle maggiori riserve mondiali di Oro, semprechè non ce lo siamo prestato in giro come garanzia....e che al posto dei lingotti sia rimasto un pacco di ricevute di credito...
....l’Italia ha la quarta riserva di oro del mondo, che a giugno 2011 ammontava a ben 2.451,80 tonnellate, che al prezzo odierno dell’oro equivale a circa 100 miliardi di euro.
Solo FMI e due stati, USA e Germania, hanno riserve auree superiori alla riserva italiana.....

dal Blog attiliofolliero

Tab. 3 - Graduatoria delle riservee auree (Giugno 2011)

N
Paese
2011 (Giugno)
1
United States
8.133,46
2
Germany
3.400,95
3
IMF
2.814,04
4
Italy
2.451,84
5
France
2.435,41
6
China
1.054,09
7
Switzerland
1.040,08
8
Russia
824,80
9
Japan
765,21
10
Netherlands
612,45
11
India
557,75
12
ECB
502,10
13
Philippines
453,70
14
Taiwan
423,63
15
Portugal
382,51
16
Venezuela
365,77
17
Saudi Arabia
322,90
18
United Kingdom
310,25
19
Lebanon
286,83
20
Spain
281,61
21
Austria
279,99
22
Belgium
227,49
23
Algeria
173,64
24
Libya
143,82
25
Singapore
127,40
26
Sweden
125,72
27
South Africa
125,00
28
BIS
120,00
29
Turkey
116,10
30
Greece
111,40
31
Thailand
108,90
32
Mexico
106,10
33
Romania
103,72
34
Poland
102,92
35
Australia
79,85
36
Kuwait
78,96
37
Egypt
75,61
38
Indonesia
73,09
39
Kazakhstan
67,32
40
Denmark
66,55
41
Pakistan
64,39
42
Argentina
54,74
43
Finland
49,14
44
Altro (Paesi e/o istituzioni)
42,80
45
Bulgaria
39,89
46
Belarus
37,90
47
WAEMU
36,48
48
Malaysia
36,39
49
Bolivia
35,30
50
Peru
34,68
51
Brazil
33,61
52
Slovakia
31,79
53
Ukraine
27,53
54
Ecuador
26,28
55
Syria
25,82
56
Morocco
22,04
57
Korea
14,44
58
Cyprus
13,87
59
Bangladesh
13,51
60
Serbia/Yugoslavia
13,12
61
Netherlands Antilles
13,09
62
Jordan
12,75
63
Czech Republic
12,60
64
Cambodia
12,44
65
Qatar
12,41
66
Sri Lanka
11,80
67
Laos
8,90
68
Latvia
7,74
69
El Salvador
7,25
70
CEMAC
7,12
71
Guatemala
6,90
72
Colombia
6,80
73
Macedonia
6,79
74
Tunisia
6,70
75
Ireland
6,00
76
Lithuania
5,82
77
Bahrain
4,67
78
Mauritius
3,91
79
Canada
3,39
80
Slovenia
3,20
81
Aruba
3,11
82
Hungary
3,08
83
Tajikistan
2,90
84
Kyrgyz Republic
2,58
85
Mozambique
2,34
86
Luxembourg
2,24
87
Suriname
2,10
88
Hong Kong
2,08
89
Mongolia
2,02
90
Iceland
2,00
91
Papua New Guinea
1,96
92
Trinidad and Tobago
1,91
93
Albania
1,57
94
Yemen
1,56
95
Cameroon
0,93
96
Honduras
0,67
97
Paraguay
0,66
98
Dominican Republic
0,57
99
Gabon
0,40
100
Malawi
0,40
101
Congo
0,35
102
Chad
0,35
103
Central African Rep.
0,35
104
Uruguay
0,26
105
Estonia
0,25
106
Chile
0,25
107
Malta
0,20
108
Costa Rica
0,06
109
Haiti
0,04
110
Burundi
0,03
111
Oman
0,02
112
Comoros
0,02
113
Kenya
0,02
114
Uzbekistan
0,00
115
Norway
0,00
116
New Zealand
0,00
117
Iran
0,00
118
Guyana
0,00
119
Fiji
0,00
120
World
30.684,20
Fonte WGC, Url: Homepage > World Gold Council. Dati in tonnellate.
Le Antille Olandesi hanno cessato di esistere il 10/10/2010
I dati delle riserve iraniane non sono più riportati dal 1990. L'Iran dovrebbe avere riserve di oro intorno a 250/300 tonnellate
Istituzioni e Organizzazioni di Stati che hanno riserve in Oro:
BIS: Banca dei Regolamenti Internazionali
IMF: Fondo Monetario Internazionale
ECB: Banca Centrale Europea
WAEMU: Banca Centrale dell'Unione Economica e monetaria dell'Africa Occidentale
CEMAC: Banca Centrale dell'Unione Economica e Monetaria dell'Africa Centrale
 

tontolina

Forumer storico
chi dovrebbe farsi carico del debito italiano

non di certo la popolazione che èprosciugata da una tassazione eccessiva

ma la classe politca inetta e ladrona
 

tontolina

Forumer storico
brava tontolina.....:bow::bow::bow::bow::bow::bow::bow:
grazie

volevo aggiungere che versiamo a questi PORCI politici ben il 44% in tasse dirette
senza contare l'IVA e le ACCISE

voglio poi aggiungere che questo Stato non ci garantisce neppure una sanità decente

ci vuole morti

dal blog di Beppe Grillo
"Genova. Una sera mia moglie si sente molto male. La carico in macchina e corro verso l'ospedale San Martino. Mi dicono di metterla in corridoio. E' pieno di extracomunitari feriti in forse in qualche rissa, trans, balordi, prostitute. Mia moglie sta sempre più male. Non so cosa fare. E' la prima volta che mi succede. Chiedo aiuto a un infermiere che mi dice di stare tranquillo. "Cerchi di non preoccuparsi." Tranquillo? Ma se non è stata neppure visitata. Cerco con gli occhi un medico, non trovo nessuno. Ho paura a lasciare sola mia moglie per andare a cercarlo. Passa un altro infermiere. Mi dice di lasciare mia moglie vestita. Non toglierle assolutamente le scarpe. "Se no gliele rubano...". Ma dove ***** mi trovo? Sono in un ospedale pubblico pagato con le mie tasse o in un suk frequentato da ladri e zoccole? L'infermiere dopo un po' ritorna con un lucchetto e una catena. "Sono per la borsa di sua moglie", spiega, "La assicuri al letto, altrimenti dopo un po' non la trova più". Mia moglie, che aveva sentito tutto, mi ha guardato allora come un cerbiatto ferito. L'ho presa in braccio e sono scappato. Con il primo taxi sono andato in un ospedale privato. Non ho molti soldi, anche perché vanno tutti in tasse per questi porci. Ho fatto dei debiti per l'operazione che era urgente. Ora mia moglie sta bene. L'Italia invece è ormai putrefatta. Negli Stati Uniti muori se non hai un'assicurazione privata, da noi non è differente, se non hai altri soldi da parte, se non ti fai una tua assicurazione, dopo aver pagato prima le tasse per la sanità pubblica, muori lo stesso. Però è più democratico." Alessio T.
 

tontolina

Forumer storico
da IN ATTESA DI UNA NUOVA NORIMBERGA DELLA FINANZA! | icebergfinanza

Visto che anche nella finanza nulla si crea e nulla si ditrugge mentre tutto si trasferisce, in attesa che la consapevolezza aumenti diamo un'occhiata a quello che sta accadendo in Islanda:

(ANSA) - MADRID, 22 AGO - Il carcere per politici e banchieri responsabili della attuale crisi economica e finanziaria: lo propone oggi in una intervista a El Pais il leader della 'rivoluzione' islandese contro le banche Hordur Torfason. Da giugno l'ex-premier conservatore Geeir Haarde e' sotto processo, accusato, rileva il quotidiano di Madrid, ''di avere contribuito a trasformare un'isola invidiata dal resto del mondo in un paese in cui ogni famiglia avrebbe dovuto pagare 50mila euro per saldare il debito delle banche''.

Torfason, 65 anni, e' stato uno dei leader del movimento che ha portato al rifiuto per referendum da parte della popolazione islandese di pagare i debiti delle banche, e all'avvio del giudizio contro i politici responsabili. ''Anche in Usa ed Europa dei ladri ci hanno truffato'' afferma.

La 'rivoluzione islandese' e' il grande modello cui si ispira il movimento dei giovani indignados esploso da maggio in Spagna. La protesta islandese ''chiedeva che se andassero tutti quelli che comandavano.

Governo, dirigenti della banca centrale, supervisore finanziario... e sorprendentemente lo hanno ottenuto''.


Per l'attore diventato leader del movimento della rivolta islandese l'ex-premier Haarder deve finire in carcere: ''Sapeva che cosa sarebbe successo otto mesi prima del crash, e non ha fatto nulla per impedirlo''. Ma, aggiunge, ''non e' il solo che deve andare in prigione. Devono pagare tutti i responsabili, tutti i banchieri.

Non e' vendetta, e' giustizia'' afferma, perche' ''lo hanno fatto sapendo il danno che potevano causare''.(ANSA).


"Secondo quanto riportano diverse fonti Lloyd Blankfein, il CEO di Goldman Sachs, avrebbe chiesto i servizi di Reid Weingarten, l'avvocato che in passato ha difeso i big coinvolti nei tracolli di Enron e WorldCom. Gli investitori temono di conseguenza che lo scandalo relativo al ruolo di Blankfein e di Goldman durante la crisi finanziaria possa allargarsi."

Sarebbe ora che qualcuno incominci a pagare per la devastazione procurata anche se dubito che ne uscirà qualcosa di serio, sempre che all'improvviso...

Noi nel frattempo, continuamo ad osservare i soliti noti, coloro che hanno causato questa crisi, che hanno in mano le sorti dell'economia, come vedremo domani, nell'Ultima Guerra!
 

tontolina

Forumer storico
stanno studiando il modo di rendere inutile il contributo di solidarietà per i ceti abbienti
e recuperare il mancato introito con l'aumento dell'IVA


Manovra: Fli; no aumento Iva invece di contributo solidarieta' Dowjones
ROMA (MF-DJ)--"E' certamente ancor piu' inaccettabile proporre un aumento dell'Iva che vada a sostituire il contributo di solidarieta' sui redditi alti per l'Irpef. Il contributo di solidarieta' sui redditi alti potrebbe, di per se', non essere del tutto infondato. Diventa pero' inaccettabile quando lo si fa pagare ai soliti tartassati e di fatto andrebbe a incentivare l'evasione fiscale".
E' quanto dichiara in una nota il senatore di Fli e presidente della Commissione Finanze del Senato, Mario Baldassarri, secondo cui "e' partita una strana gara che coinvolge gran parte delle forze politiche, che e' quella di criticare le tasse proposte dal Governo per sostituirle con altre tasse, fermo restando che si prospetta un balzo della pressione fiscale al 45,4, record storico dal dopoguerra ad oggi".
"Da parte di troppi - spiega il senatore di Fli - si vuole evitare il vero confronto politico che e' quello di tagliare in modo puntuale e verticale i veri costi della politica. Dall'altra parte, come noto, l'Iva e' una imposta regressiva che grava di piu' sui redditi medio-bassi e sulle famiglie piu' numerose. E, quindi, per correggere il male del contributo di solidarieta' si compirebbe un male ancora maggiore dal punto di vista della equita' sociale", conclude Baldassarri. com/dar
(END) Dow Jones Newswires
August 24, 2011 09:21 ET (13:21 GMT)
 

mototopo

Forumer storico
complimenti stavolta

il pezzo da lei citato sull islanda.nn verra' mai divulgato in quanto liberebbe i popoli dall'oppressione dei banchieri e dai politici sudditi.corretto riscrivere ex novo la costituzione,eliminazione della banka italia e suo inserimento nel ministero del tesoro,lo stato si deve riappropiare x legge della facolta' emettere nota da banco,oggi comunemente chiamate banconota,togliendole a bankitalia,.all'atto della sue emissione,la banconota dovra' essere posta nell'attivo dello stato,come qualsiasi comune bilancio richiede,creando cosi moneta a credito e nn indebitando i cittadini(qui vedasi il trattato del prof giacinto auriti),avremmo su base statistica e per difetto il 40 x cento in meno di debito pubblico,potrei continuare a lungo su statistiche e tecniche monetaria ma nn servirebbe a niente.lunia cosa da fare .ma che nn si fara mai e guerra civile ,uscita dal sistema monetario attuale,ma purtroppo lo si dovra' fare su base mondiale,eliminazione dell'elite monetaria e questo implicherebbe la 3 guerra mondiale.e un uomo forte(un hitler al contrario) che parte per la liberazione degli oppressi e indifesi.temo che cio' sia impossibile .le auguro di scrivere e citare pezzi interessanti,non tanto sulla ns politica,che ormai e trita e ritrita,ma su eventi internazionali di popoli piu' degni di chiamarsi tali.cordialita e buona islanda a tutti noi per il prossimo futuro
 

mototopo

Forumer storico
guardi.x motrivi che nn spiego ho conosciuto,nn per fini politici,ma per altri motivi ex capo dello stato emerito presidente francesco cossiga,le posso assicurare che anche solo la meta' di quello che ha velatamente fatto capire,l0islansa e' ancora troppo a sud dello schifo, le consiglierei i circoli glaciali artici,dove l'assordante rumore del silenzio,compenserebbe l'immondizia che circola per il globo.vi posso lasciare con piccole.perle.mani pulite fu solo fatta per cambiare regime dopo il no di sigonella di craxi agli americani,il reale obbiettivo,complici,prodi,amato,dini,draghi,ciampi era lo smembramento della vecchia iri,la piu' grossa multinazionale al mondo.con i colloqui sul panfilo britania.urge ricordare che prodi voleva svendere e de benedeti parti dell iri,senza lì'autorizzazione del governo,(prodi,draghi ex goldman sax),la tangente eni di cui tanto si sente parlare dal burattinaio di pietro,transito' sul conto presso lo ior,intestato alla fondazione francis spellman,noto cardinale americano di cui la firma ad operare era del benemerito paul kasimir markincus e del senatore a vita andreotti giulio,altresi' e duopo ricordare che all'atto della rogatoria,sui 130miliardi delle vecchio lire,monsignor dardozzi si ritrovo in conto per 330 miliardi di cui 220 nn si sapevano a chi facessero capo in prima battuta ,scoprendo poi che era parte della ulteriore tangente facente capo alla famiglia ferruzzii -sama ,ma qui mi fermo alla prossima puntata
 

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