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翠鸟科
AVS salvata dall'immigrazione

Lo sostiene il direttore dell'Ufficio federale delle assicurazioni sociali
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BERNA - La «buona salute» finanziaria dell'AVS è dovuta ad un solo fattore: la forte immigrazione che la Svizzera registra dall'inizio degli anni '90. «Da 20 anni, senza gli immigranti l'assicurazione di vecchiaia avrebbe perso miliardi ogni anno».
Lo afferma, in un'intervista pubblicata oggi dal quotidiano friburghese «La Liberté», il direttore uscente dell'Ufficio federale delle assicurazioni sociali (UFAF), Yves Rossier, che dal primo di maggio sarà il nuovo Segretario di Stato del Dipartimento federale degli affari esteri (DFAF).
Secondo Rossier, «il sistema migliore per devastare l'AVS è limitare l'immigrazione, che è una benedizione per la Svizzera e non solo per le assicurazioni sociali: basti pensare al personale negli ospedali, nelle case per anziani, nelle università e nelle nostre aziende in generale».
Rossier ritiene che le assicurazioni sociali in Svizzera tutto sommato vadano piuttosto bene. Il secondo pilastro è forse il più fragile e «c'è da sperare che non ci sia adesso un'altra crisi borsistica e finanziaria». Le casse pensioni - osserva - sono al limite delle risorse dopo aver utilizzato le loro riserve per sormontare tre grandi crisi. Da oltre dieci anni il rendimento preteso dai tassi di conversione non è raggiunto.
 

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翠鸟科
Svizzera: scomparse 27 mila armi d’ordinanza

30 aprile 2012 – 21:31Nessun Commento












L’esercito elvetico ha perso le tracce di almeno 27mila armi di ordinanza. Il capo dell’esercito svizzero ha confermato che i dati sulle armi in mani private sono incompleti. Ai militi in congedo è stato chiesto di rispedire alle autorità il libretto di servizio per una verifica.
Caso probabilmente unico al mondo, i soldati svizzeri durante il servizio militare, che viene prestato a scaglioni lungo diversi anni, conservano a casa l’arma d’ordinanza. In questo modo in caso di mobilitazione, l’esercito è immediatamente operativo. Al termine degli obblighi militari, l’arma viene regalata al milite, che se la può portare a casa.
Per gli svizzeri si è sempre trattato di un privilegio “sacro”. Va da sè che l’arma non può essere usata se non a scopi militari o di esercitazione. Ma ormai la guerra fredda è terminata e purtroppo anche l’etica militare lascia sempre più spesso a desiderare.
Negli ultimi anni sono successi parecchi tragici incidenti che hanno provocato anche diversi morti. La situazione imporrebbe un assoluto controllo su chi conserva in casa un’arma militare. Ora, però, si scopre che il Ministero della difesa elvetico ha perso la contabilità.
Come ha spiegato il capo dell’esercito André Blattmann, risulta infatti che in seguito al trasferimento di dati dai Cantoni alla Confederazione, la “contabilità” sulle armi in mani private è incompleta. Mancano all’appello almeno 27 mila fra fucili d’ordinanza e pistole. Insomma, le autorità militari non sanno dove è andato a finire questo enorme arsenale.
Ora si sta correndo ai ripari, chiedendo a tutti i soldati, in servizio e no, di inviare alle autorità i propri documenti militari per una verifica a tappeto.
 

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翠鸟科
La Svizzera batteria dell'Europa

Firmato un accordo con Austria e Germania sull'energia idroelettrica f

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BERNA - Accelerare con un'iniziativa comune il potenziamento delle centrali ad accumulazione con impianto di pompaggio. La consigliera federale Doris Leuthard e i ministri dell'economia tedesco e austriaco Philipp Rösler e Reinhold Mitterlehner hanno firmato una dichiarazione in questo senso, ha reso noto oggi il Dipartimento federale dell'energia (DATEC) in una nota. Le capacità di stoccaggio di queste centrali sono un elemento importante della politica energetica futura dei tre Paesi.
In materia di capacità di stoccaggio, al momento, l'unica grande tecnologia disponibile è quella delle centrali ad accumulazione con impianto di pompaggio. In tali centrali, quando vi è un'offerta di elettricità superiore al fabbisogno, l'acqua viene pompata verso il bacino superiore e in momenti di grande domanda viene poi convogliata a valle. In questo modo viene prodotta l'energia elettrica. Svizzera, Germania e Austria intendono potenziare ulteriormente questa tecnologia e sfruttarne meglio il potenziale.
Doris Leuthard ha sottolineato che la Svizzera dispone già di grandi capacità nel settore e «grazie alle centrali ad accumulazione con impianto di pompaggio, il nostro Paese può diventare la 'batteria' dell'Europa», si legge in una nota del DATEF.
 

lorenzo63

Age quod Agis
si fa di notte .... e guarda un pò: con l' energia nucleare :lol: perchè sono costretti a girare sempre al 100% della capacità produttiva ....
 

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翠鸟科
giusto
ma potrebbe essere anche della energia eolica o geotermica ... per dire
si parlava, tempo fa , di come stoccare l'energia temporaneamente in eccesso ( in quel caso, del solare, a memoria)
pareva ci fossero problemi a stoccarla
chissà se chi scrisse quell'articolo sapeva di queste 'innovazioni' tecnologiche
 
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翠鸟科
Marco Ottini riabilitato

Abusivo, secondo il TRAM, il suo licenziamento in tronco dalla PCi
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BELLINZONA - «Mi sento rinato». A Marco Ottini bastano tre parole per commentare la buona novella appresa mercoledì. Ieri l’altro il Tribunale amministrativo cantonale (TRAM) gli ha dato ragione nella vertenza che dal settembre del 2009 lo vede opposto al Consorzio protezione civile del Bellinzonese. Il suo licenziamento in tronco, decretato alla fine di febbraio del 2010 dall’organo esecutivo del Consorzio dopo tre mesi di inchiesta amministrativa, è stato annullato poichè abusivo. La sentenza del TRAM ribalta la decisione con la quale, nel novembre di due anni fa, il Consiglio di Stato aveva confermato la sanzione più grave prevista dal Regolamento che la Delegazione del Consorzio PCi del Bellinzonese aveva inflitto all’allora suo capo istruttore e sostituto comandante lasciandolo a casa sui due piedi senza stipendio.
 

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翠鸟科
cdt, oggi

Il Giappone senza energia atomica

Oggi verrà disattivato anche l'ultimo reattore ancora attivo sul suolo nipponico
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TOKYO - Da questa sera, per la prima volta in 42 anni, il Giappone non avrà più - almeno nell'immediato futuro - energia elettrica generata dall'atomo in scia alla grave crisi della centrale di Fukushima.
La Hokkaido Electric Power disattiverà l'unità n.3 della struttura di Tomari, l'ultima attiva sulle 54 disseminata nell'arcipelago, con la procedura che si concluderà col blocco totale previsto alle 23.
Lo stop dei reattori, obbligatorio ogni 13 mesi in Giappone per poter effettuare i controlli ordinari, si è da oltre un anno intrecciato alla crisi di Fukushima: dopo il devastante sisma dell'11 marzo 2011 ha lanciato forti dubbi sulla sicurezza degli impianti che era in precedenza considerata una certezza. La perdita di radiazioni e le evacuazioni di massa hanno moltiplicato le paure nell'opinione pubblica sulle centrali al punto che tutte le unità fermate per le verifiche di routine non sono più ripartite in scia alle forti resistenze registrate tra le comunità locali.

Intanto decine di migliaia di persone stanno manifestando in tutto il Giappone perchè si arrivi «subito a un addio addio definitivo» all'energia nucleare. A Tokyo un lungo corteo ha attraversato le parti centrali della città, lambendo sedi dei ministeri e il quartier generale della Tepco (il gestore della centrale di Fukushima), tra slogan e canti.
 

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翠鸟科
Confederazione | Economia - 4 mag 2012 11:26
Aziende svizzere più ottimiste

Si attende un miglioramento degli affari nei prossimi mesi secondo il KOF
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ZURIGO - Le aziende svizzere sono più fiduciose che a inizio anno riguardo all'andamento degli affari per i prossimi mesi: lo rileva un sondaggio realizzato in aprile presso 7.000 imprese dal KOF, il Centro di ricerca congiunturale del Politecnico di Zurigo. Il quadro generale si è stabilizzato e gli operatori economici si aspettano una lieve ripresa della domanda, si legge in un comunicato.
Gli accenti rimangono però diversi a seconda del ramo economico. Nell'industria la flessione delle nuove commesse sta rallentando e anche nella pianificazione del personale le società appaiono meno negative che tre mesi or sono. Nell'edilizia continua a regnare l'ottimismo. Anche il commercio al dettaglio torna a guardare con più fiducia al futuro: le vendite sono in ripresa e non si attende un peggioramento degli affari.
Nel segmento finanziario e assicurativo la situazione non è praticamente mutata e rimane complessivamente buona. In controtendenza è invece il settore alberghiero e della ristorazione: domina il pessimismo, anche se le aziende si aspettano un calo della domanda meno forte che in passato.
 

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Nuove Guardie svizzere per il Papa

Tra le 26 reclute che hanno prestato giuramento anche 6 ticinesi n u
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CITTÀ DEL VATICANO - «Un saluto speciale va alle nuove Guardie Svizzere e ai loro familiari, nel giorno della festa di questo storico Corpo». È quanto ha affermato Benedetto XVI al termine del Regina Caeli in Piazza San Pietro.
Stamane, nell'Aula Paolo VI, si è svolta la cerimonia per il giuramento di 26 reclute della Guardia Svizzera Pontificia, fra cui 6 ticinesi. I 26 nuovi alabardieri hanno prestato solenne giuramento sulla bandiera del Corpo, davanti al rappresentante del Papa, il sostituto della Segreteria di Stato, mons. Giovanni Angelo Beccio, a cardinali, vescovi ed esponenti del Corpo diplomatico presso la Santa Sede. Quest'anno il catone ospite era Lucerna.
 
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Il PIL non basta più: nuovi indicatori

Sono stati elaborati dall'UST per descrivere l'evoluzione della Svizzera
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NEUCHÂTEL -Il prodotto interno lordo (PIL) da solo non è più sufficiente per descrivere in modo completo l'evoluzione a livello sociale, economico e ambientale della Svizzera. È quanto ha stabilito il Consiglio federale, che ha incaricato l'Ufficio federale di statistica (UST) di elaborare degli indicatori complementari. L'UST prevede due fasi d'introduzione: nella prima, i cui risultati vengono presentati oggi, le informazioni statistiche disponibili attualmente sono state inserite in un contesto socio-economico generale. Da questa panoramica a grandi linee emerge chiaramente che la Svizzera può vantare buone prestazioni sotto il profilo sociale, economico e ambientale. In un secondo momento l'UST provvederà ad approfondire e a consolidare il set d'indicatori e i risultati.
I 25 indicatori associati al PIL e al reddito nazionale lordo (RNL) possono essere suddivisi in ambiti tematici come la qualità e le condizioni di vita, la situazione materiale delle economie domestiche, gli aspetti del mercato del lavoro nell'interfaccia economia e società, la formazione e la salute della popolazione, le questioni relative alla mobilità e alla situazione ambientale e, infine, gli aspetti dello sviluppo economico del Paese.
 

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