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ottimista 2011

forza magico torino
È Mario Monti il secondo leader più ricco della politica italiana, ma ha dichiarato quasi un trentesimo del reddito di Silvio Berlusconi: 1.092.068 euro contro oltre 35 milioni. Tra i big del Parlamento si piazza al terzo posto Walter Veltroni con 235 mila euro dichiarati nel 2012 ( e relativo al 2011). Dopo il Cavaliere e il Professore, Angelino Alfano è il meglio messo tra i segretari di partito con 189,4 mila euro, seguito da Antonio Di Pietro (174,8 mila), uno dei grandi eslcusi dal Parlamento con il voto di domenica. Tra i presidenti di Camera e Senato, Renato Schifani batte Gianfranco Fini 222 mila euro a 157 mila.
BIG IN CLASSIFICA - Ecco la classifica dei redditi dei leader e dei presidenti delle Camere
BERLUSCONI 35.439.981
MONTI 1.092.068
VELTRONI 235.063
SCHIFANI 222.547
ALFANO 189.428
DI PIETRO 174.864
LA RUSSA 166.133
D'ALEMA 164.870
MARONI 162.164
BOSSI 161.542
MELONI 160.940
FINI 157.549
CESA 148.310
E. LETTA 141.697
BERSANI 137.973
BOCCHINO 125.592
CASINI 116.074
 

big_boom

Forumer storico
È Mario Monti il secondo leader più ricco della politica italiana, ma ha dichiarato quasi un trentesimo del reddito di Silvio Berlusconi: 1.092.068 euro contro oltre 35 milioni. Tra i big del Parlamento si piazza al terzo posto Walter Veltroni con 235 mila euro dichiarati nel 2012 ( e relativo al 2011). Dopo il Cavaliere e il Professore, Angelino Alfano è il meglio messo tra i segretari di partito con 189,4 mila euro, seguito da Antonio Di Pietro (174,8 mila), uno dei grandi eslcusi dal Parlamento con il voto di domenica. Tra i presidenti di Camera e Senato, Renato Schifani batte Gianfranco Fini 222 mila euro a 157 mila.
BIG IN CLASSIFICA - Ecco la classifica dei redditi dei leader e dei presidenti delle Camere
BERLUSCONI 35.439.981
MONTI 1.092.068
VELTRONI 235.063
SCHIFANI 222.547
ALFANO 189.428
DI PIETRO 174.864
LA RUSSA 166.133
D'ALEMA 164.870
MARONI 162.164
BOSSI 161.542
MELONI 160.940
FINI 157.549
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E. LETTA 141.697
BERSANI 137.973
BOCCHINO 125.592
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Berlusconi 35milioni annuali non ci credo :D

non avra' mica tutto all'estero e su conti alle Cayman

spetta ho capito quest'anno condono tombale :lol:
 

ottimista 2011

forza magico torino
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(ANSA) - BRUXELLES, 1 MAR - Record disoccupazione giovanile a gennaio 2013 in Italia, che con il 38,7% di giovani senza lavoro e' il Paese piu' colpito in Europa dopo la Spagna, dove ha raggiunto il 55,5%. Lo comunica Eurostat. In Italia un anno fa (gennaio 2012) era a 32,3%, in Spagna a 50,2%. Sale inoltre a livelli record nella zona Euro la disoccupazione complessiva, che a gennaio e' la piu' alta dall'inizio delle rilevazioni Eurostat: nella Ue-17 si assesta a 11,9% e in Italia a 11,7
 

ottimista 2011

forza magico torino
Ridurre i costi della politica romana non è più appannaggio esclusivo di nessuno ... "gioco forza" sono tutti d'accordo ... Ma questo è solo la punta di spillo della spesa pubblica ...!


I veri serbatoi cui attingere per risparmiare davvero sono ben altri :

tetto alle retribuzioni dei funzionari e dei dirigenti pubblici
tetto alle pensioni d'oro (definite tali nel range da 10.000 eur a 90.000 eur al mese)
tetto al numero dei consiglieri nei cda di SpA pubbliche
eliminazione delle multi-cariche aziendali in SpA pubbliche
eliminazione delle consulenze esterne nei Comuni, nelle municipalizzate, nelle SpA pubbliche
Eliminazione delle Province
Dismissione delle Municipalizzate inutili o in perdita cronica pluriannuale
ecc... ecc...
 

ottimista 2011

forza magico torino
Troppo caos, il Colle vuole anticipare la convocazione delle Camere

Napolitano spinge per la convocazione del Parlamento prima del 15 marzo per uscire dall'incertezza. Secondo il presidente il Paese non può permettersi altri quindici giorni di caos e reciproche delegittimazioni

Pubblicato il 02/03/13
napolitano-ap-36716.jpg
Fonte: AP

leggi l'articolo
Napolitano, appello ai partiti: "Misura e senso di reponsabilità"





Il presidente Napolitano spinge per la creazione tempestiva di un nuovo governo. "Andare a votare non mi interessa - ha detto lasciando la Germania per rientrare a Roma - l'importante è dare un governo all'Italia". Il presidente della Repubblica ha lasciato intendere come, Costituzione alla mano, intende muoversi nella situazione tutt'altro che facile che si è aperta dopo le elezioni. Tra le ipotesi più accreditate, quella di anticipare la convocazione delle Camere prima del 15 marzo (momento previsto) per uscire dall'incertezza. Perché secondo il presidente il Paese non può permettersi altri quindici giorni di caos e reciproche delegittimazioni.
NO AL NUOVO MANDATO - "Non ho poteri di scioglimento e dubito che il prossimo presidente possa pensare solo allo scioglimento", specifica il capo dello Stato che, tra l'altro, torna a smentire l'ipotesi un secondo mandato, riproposta da boatos riportati sui quotidiani. "L'ho già detto tante volte. Non credo che sarebbe onesto dire 'state tranquilli, io posso fare il Capo dello Stato fino a 95 anni. La carta d'identità conta". Napolitano si troverà dunque a chiudere il suo settennato dovendo gestire una situazione a dir poco complessa. Ieri l'ennesimo attacco di Grillo al Partito Democratico e a Bersani: "In questi giorni è in atto il mercato delle vacche", è "il solito modo puttanesco di fare politica. Per attuarlo però ci devono essere persone disposte a vendersi. E il M5S, i suoi eletti, i suoi attivisti, i suoi elettori non sono in vendita".
Dal Pd si ribatte che non è in atto alcuna "trattativa nè calcoli sottobanco come scrive Corriereit. Il Pd gioca a viso aperto. Lo spiega bene Bersani". Il segretario del Pd oggi in un'intervista a Repubblica ha appunto ribadito di volere 'stanare' Grillo in Parlamento con un programma di cambiamento. Una strada che convince Matteo Renzi. Il sindaco di Firenze Renzi, d'altra parte, ieri ha rotto il silenzio: "Abbiamo perso le elezioni, ma Grillo va sfidato". E intanto si pensa a lui come possibile premier. Silvio Berlusconi, nel frattempo, per la stabilitò del paese suggerisce di fare una nuova legge elettorale e poi tornare subito al voto.
 

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Troppo caos, il Colle vuole anticipare la convocazione delle Camere

Napolitano spinge per la convocazione del Parlamento prima del 15 marzo per uscire dall'incertezza. Secondo il presidente il Paese non può permettersi altri quindici giorni di caos e reciproche delegittimazioni

si si ha sempre fretta tanto sappiamo che c'e' il jolly governo tecnico :D
 

ottimista 2011

forza magico torino
buttano fango al m5s che balordiiiiiii
Non fa notizia che il resto del parlamento non si dimezza lo stipendio, NO....fa notizia che i "GRILLINI" (e non dovrebbero neanche piu essere chiamati cosi ma semplicemente i membri del M5S) non rinunciano a questi rimborsi, che comunque tutto il resto dei parlamentari percepisce....trovo veramente ridicolo questo modo di fare giornalismo e di tentare in tutti i modi di mettere in cattiva luce il M5S. patetici
 

ottimista 2011

forza magico torino
grande paese

L'Ungheria di Orban sfida l'Ue e il Fmi.
A rischio indipendenza Banca centrale
L'autocrate premier ha nominato governatore il suo braccio destro Gyorgy Matolcsi, finora discusso ministro dell'Economia. Timori per la tenuta del Paese: il governatore potrebbe attingere alle riserve per tagliare il debito
dal nostro corrispondente ANDREA TARQUINI
Lo leggo dopo
Il governatore della Banca centrale ungherese, Gyorgy Matolcsy
BERLINO - Nuova, gravissima sfida di Viktor Orbàn ai principi del mondo libero e alle sue istituzioni economiche e finanziarie, dalla Banca centrale europea al Fondo monetario internazionale. Il premier-autocrate nazionalpopulista ed euroscettico ungherese, nel suo consueto "colloquio settimanale con la nazione" trasmesso in diretta ogni venerdì mattina dal primo canale della radio pubblica, ha annunciato come si attendeva che il nuovo governatore della Magyar Nemzeti Bank (Mnb), la banca centrale, sarà il suo braccio destro Gyorgy Matolcsi, finora discusso ministro dell'Economia criticato e mal visto dagli ambienti ecofinanziari europei e mondiali.

Matolcsy, che l'opposizione ma anche molti economisti e banchieri occidentali giudicano un pericoloso incompetente e un fautore di politiche economiche piegate al volere del regime, nonché un nazionalista, sostituisce il governatore uscente della Mnb, Andras Simor, il quale al termine dei sei anni di mandato per statuto non poteva ripresentarsi.

Ma con Simor esce di scena un banchiere centrale apprezzato e stimato in tutto il mondo, da Draghi, da Bernanke, dalla Merkel e da Obama, e soprattutto l'ultimo difensore del principio-chiave della separazione dei poteri, costitutivo di ogni democrazia, e dell'autonomia della Banca centrale. Matolcsy adesso promette che difenderà stabilità dei prezzi e ruolo della Mnb, ma finora da ministro dell'economia ha spudoratamente (e servilmente) appoggiato gli ordini del premier-autocrate, il quale ha chiesto più volte di attingere alle riserve dell'istituto per diminuire il debito pubblico, e di obbligare la Mnb ad acquistare titoli sovrani ungheresi.

Finora, il pressing di Ue, Bce e Fmi hanno bloccato questi tentativi dirigisti di Orbàn, ma adesso, dichiarano alla Afp e alla Reuters molti economisti internazionali, fonti di Londra e di Francoforte, con Matolcsy alla Magyar Nemzeti Bank Orbàn - introdotte le leggi-bavaglio contro i media sorvegliati dall'autorità-grande fratello Nmhh, normalizzate magistratura e corte costituzionale, messa mano ai vertici di forze armate, polizia, pubblica amministrazione inserendovi i fedelissimi del suo partito, la Fidesz, e infine mentre si prepara a iscrivere nella Costituzione il diritto del governo di limitare la libertà d'espressione in nome "della difesa dell'onore della nazione" - completa la presa in controllo di tutte le istituzioni.

Tra l'altro proprio ieri Matolcsy si è fatto notare per un discorso pubblico pazzesco: ha sostenuto che "i big di economia e finanza europei e internazionali complottano e tramano contro la nostra patria". La frase evoca apertamente quelle di Joseph Goebbels, il demoniaco ministro della Propaganda di Adolf Hitler, contro la "grande finanza ebraica internazionale", o quelle di Mussolini sulla "demoplutocrazia massongiudaica". Sempre severissima per i conti allo sbando contro Grecia e Spagna, la Ue tace indifferente contro l'addio di Budapest a trattati e valori costitutivi dell'Europa e del mondo libero.
 

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翠鸟科
L'Ungheria di Orban sfida l'Ue e il Fmi.
A rischio indipendenza Banca centrale
L'autocrate premier ha nominato governatore il suo braccio destro Gyorgy Matolcsi, finora discusso ministro dell'Economia. Timori per la tenuta del Paese: il governatore potrebbe attingere alle riserve per tagliare il debito
dal nostro corrispondente ANDREA TARQUINI
Lo leggo dopo
Il governatore della Banca centrale ungherese, Gyorgy Matolcsy
BERLINO - Nuova, gravissima sfida di Viktor Orbàn ai principi del mondo libero e alle sue istituzioni economiche e finanziarie, dalla Banca centrale europea al Fondo monetario internazionale. Il premier-autocrate nazionalpopulista ed euroscettico ungherese, nel suo consueto "colloquio settimanale con la nazione" trasmesso in diretta ogni venerdì mattina dal primo canale della radio pubblica, ha annunciato come si attendeva che il nuovo governatore della Magyar Nemzeti Bank (Mnb), la banca centrale, sarà il suo braccio destro Gyorgy Matolcsi, finora discusso ministro dell'Economia criticato e mal visto dagli ambienti ecofinanziari europei e mondiali.

Matolcsy, che l'opposizione ma anche molti economisti e banchieri occidentali giudicano un pericoloso incompetente e un fautore di politiche economiche piegate al volere del regime, nonché un nazionalista, sostituisce il governatore uscente della Mnb, Andras Simor, il quale al termine dei sei anni di mandato per statuto non poteva ripresentarsi.

Ma con Simor esce di scena un banchiere centrale apprezzato e stimato in tutto il mondo, da Draghi, da Bernanke, dalla Merkel e da Obama, e soprattutto l'ultimo difensore del principio-chiave della separazione dei poteri, costitutivo di ogni democrazia, e dell'autonomia della Banca centrale. Matolcsy adesso promette che difenderà stabilità dei prezzi e ruolo della Mnb, ma finora da ministro dell'economia ha spudoratamente (e servilmente) appoggiato gli ordini del premier-autocrate, il quale ha chiesto più volte di attingere alle riserve dell'istituto per diminuire il debito pubblico, e di obbligare la Mnb ad acquistare titoli sovrani ungheresi.

Finora, il pressing di Ue, Bce e Fmi hanno bloccato questi tentativi dirigisti di Orbàn, ma adesso, dichiarano alla Afp e alla Reuters molti economisti internazionali, fonti di Londra e di Francoforte, con Matolcsy alla Magyar Nemzeti Bank Orbàn - introdotte le leggi-bavaglio contro i media sorvegliati dall'autorità-grande fratello Nmhh, normalizzate magistratura e corte costituzionale, messa mano ai vertici di forze armate, polizia, pubblica amministrazione inserendovi i fedelissimi del suo partito, la Fidesz, e infine mentre si prepara a iscrivere nella Costituzione il diritto del governo di limitare la libertà d'espressione in nome "della difesa dell'onore della nazione" - completa la presa in controllo di tutte le istituzioni.

Tra l'altro proprio ieri Matolcsy si è fatto notare per un discorso pubblico pazzesco: ha sostenuto che "i big di economia e finanza europei e internazionali complottano e tramano contro la nostra patria". La frase evoca apertamente quelle di Joseph Goebbels, il demoniaco ministro della Propaganda di Adolf Hitler, contro la "grande finanza ebraica internazionale", o quelle di Mussolini sulla "demoplutocrazia massongiudaica". Sempre severissima per i conti allo sbando contro Grecia e Spagna, la Ue tace indifferente contro l'addio di Budapest a trattati e valori costitutivi dell'Europa e del mondo libero.



grande paese??
lo si diceva anche dell'Argentina
si chi sia il personaggio... beh ....
 

ottimista 2011

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capitan findus

Io ho visto la foto del Capitan Findus condivisa moltissimo sui social network: è un personaggio che ha fatto storia, sia per l'originale trovata pubblicitaria dell'azienda di surgelati, sia per la tenuta possente da classico lupo di mare, sia per la simpatia scaturita nei bambini di tutta Italia. Giovanni Cattaneo. l'attore che impersonificava il Capitan Findus negli spot tv, è nato nel 1935 e quando era famoso girava pubblicità, posava per i fotoromanzi, lavorava come comparsa nei film.
att_327981
Ora che fama e successo l'hanno abbandonato vive un alloggio popolare col suo cane Com in zona Corvetto. Ma per ridursi così ha detto che "La colpa è di alcuni cinesi che mi hanno truffato. Mi hanno coinvolto per l’apertura di un ristorante e io ci ho rimesso la casa. La questione è finita in tribunale è da 11 anni che sto tribolando. Non ce la faccio più. Ora dovrei presentare appello ma non ho i mezzi per trovare un buon avvocato. Finora non ho avuto fortuna".

L'ex attore è anche invalido "Sono invalido, ho un pacemaker e cammino con le stampelle". La gente ancora oggi lo riconosce e lui sogna solamente di avere una vita di nuovo dignitosa "Non chiedo tanto. Io non sono ossessionato dal denaro, vorrei solo quello che mi spetta e che mi è stato tolto ingiustamente. Qualcosa che mi consenta di mettere a posto la casa e di vivere serenamente. Se qualcuno potrà aiutarmi, gli sarò grato per la vita".
 

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