La manovra licenziata da Monti pochi giorni fa stabilisce nuove regole anche in materia per i conti deposito titoli.(Manovra Monti: punti cardine e reazioni politiche)

Il nuovo bollo da applicare non ha natura progressiva, ma proporzionale e pertanto si annunciano aumenti di costi per i titolari di conti, ad eccezione dei super dossier e di conti con titoli inferiori ai 5 mila euro.

 

BOLLO DEPOSITO TITOLI: L’AMBITO DI APPLICAZIONE

Il nuovo bollo sarà quindi applicato ai fondi di investimento mobiliare ed immobiliare, gli etf, i conti per differenza, le valute.

Sono escluse, su precisa disposizione legislativa le quote dei fondi pensioni  e le polizze assicurative finalizzate alla copertura dell’assistenza sanitaria.

Per quanto riguarda l’ambito di applicazione del decreto occorrerà definire con precisione cosa si intende per prodotto finanziario. Per quanto riguarda lo strumento finanziario questo è definito dal testo unico della finanza. In questo ambito possono essere inseriti le azioni, le obbligazioni, i cfd, ed i derivati. Inoltre occorre evidenziare come la nuova norma sul bollo vada applicata indistintamente a tutti i prodotti finanziari e non solo quelli soggetti a deposito. Il vecchio bollo aveva un’applicazione progressiva, veniva fissato in base agli scaglioni di reddito, mentre il nuovo ha valore proporzionale. La manovra alla fine potrebbe valere circa 2 miliardi di euro ( 1,04 miliardi di euro recuperati nel 2012, e dopo circa 1 miliardo di euro all’anno), considerando il valore totale dei titoli depositati ( la ricchezza finanziaria degli italiani ammonta ad un valore compreso tra i 4000 ed i 5000 miliardi di euro). I dossier titoli sarebbero circa 10 milioni ( quindi un quarto di tutti i conti correnti aperti che ammontano ad un totale di 40 milioni).

NUOVA IMPOSTA DI BOLLO O TASSA PATRIMONIALE

In sostanza la nuova imposta di bollo assomiglia ad una mini patrimoniale e potrà avere un valore compreso tra  34,20 euro e 1200 euro, per ogni esemplare sul complessivo valore di mercato o in mancanza sul valore nominale di rimborso.

Sarà attivata un’aliquota proporzionale dello 0,1 per cento nel 2012 che poi diventerà dello 0,15 per cento nel 2013. Tale aliquota non sarà applicata al valore nominale dei titoli ma al valore di mercato ( tale norma è stata introdotta a favore dei possessori dei titoli che così potranno beneficiare del riconoscimento delle perdite subite negli ultimi anni). Il compito della tassazione  del versamento dell’imposta sarà affidato alle sim ed alle istituzioni finanziarie.

 

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