Come abbiamo già visto è stato confermato anche per il 2017 il voucher baby sitter: un sussidio economico pensato per aiutare le madri lavoratrici a coprire la spesa per la baby sitter nel semestre successivo al rientro dal congedo di maternità.

Voucher baby sitter: importo e tassazione

L’importo raggiunge  un massimo di 600 euro validi per ciascun mese di richiesta di congedo parentale non fruito dalla mamma.
Bisogna sapere però che ogni buono vale 10 euro di cui il 13 per cento va all’INPS, il 7 per cento va all’INAIL ed il 5 per cento va all’INPS come costo per la gestione del servizio.

A conti fatti quindi su 10 euro il lavoratore ne percepirà effettivamente 7,50 (quindi ben al di sotto della media oraria nazionale).

Quanto costa una baby sitter

E veniamo dunque al punto: quanto costa una baby sitter? Difficile fare una stima nazionale perché, a ben vedere, i prezzi variano non poco da nord a sud. Il guadagno da una regione all’altra può variare anche di tre euro l’ora: statisticamente le città con le tariffe medie più alte sono Sarzana (7,98 euro), Luino (9,53 euro) e Sesto Calende (9,30 euro), mentre la città più conveniente è Corato, in Puglia. A livello regionale le retribuzioni più alte si registrano in Liguria, seguita da Lombardia, Piemonte e Friuli Venezia Giulia. Le regioni in cui si spende meno per la baby sitter sono invece Calabria e Basilicata.