Vivere da solo, anzi DICHIARARE di vivere da solo, per ottenere il reddito di cittadinanza. E’ questa un’altra delle strade che i furbetti del sussidio scelgono e sulla quale si stanno concentrando i controlli. Non solo lavoro in nero, quindi, ma anche dichiarazioni Isee alterate pur di accaparrarsi il RdC.

La segnalazione arriva da San Valentino Torio, in provincia di Salerno. Il protagonista della vicenda è stato denunciato per truffa aggravata ai danni dello Stato e falso ideologico.

In questo modo l’uomo, un 67enne con precedenti, aveva omesso di risiedere con alcuni familiari conviventi per ottenere una certificazione Isee alterata che gli ha permesso di farsi riconoscere il beneficio.

Vale la pena in questa sede ricordare i requisiti economici per l’accesso al reddito di cittadinanza:

  • valore ISEE non superiore a 9.360 euro (in presenza di minorenni, si considera l’ISEE per prestazioni rivolte ai minorenni);
  • valore del patrimonio immobiliare in Italia e all’estero, diverso dalla casa in cui si abita, non eccedente 30.000 euro;
  • valore del patrimonio mobiliare entro i 6.000 euro per il single, incrementato in base al numero dei componenti della famiglia (fino a 10.000 euro), alla presenza di più figli (1.000 euro in più per ogni figlio oltre il secondo) o di componenti disabili (5.000 euro in più per ogni componente con disabilità e euro 7.500 per ogni componente in condizione di disabilità grave o di non autosufficienza).
  • valore del reddito familiare non superiore a 6.000 euro annui, moltiplicato per il corrispondente parametro della scala di equivalenza (pari ad 1 per il primo componente del nucleo familiare, incrementato di 0,4 per ogni ulteriore componente maggiorenne e di 0,2 per ogni ulteriore componente minorenne, fino ad un massimo di 2,1, ovvero fino ad un massimo di 2,2 nel caso in cui nel nucleo familiare siano presenti componenti in condizione di disabilità grave o di non autosufficienza, come definite ai fini dell’ISEE). Tale soglia può arrivare a 7.560 euro per l’accesso alla Pensione di cittadinanza. Se il nucleo familiare vive in un’abitazione in affitto, la soglia può arrivare a 9.360 euro.

Ovviamente per l’uomo protagonista e autore della truffa, è scattato anche l’immediato sequestro della carta del RdC.

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