Visita fiscale se bisogna cambiare l’indirizzo durante la malattia, cosa bisogna fare per non trovarsi decurtati la malattia? Analizziamo il quesito di un nostro lettore, analizzando la procedura che bisogna attuare in questi casi.

Visita fiscale e fasce di reperibilità: il cambio indirizzo

Buonasera Signora Angelina, le espongo subito il mio problema; durante un periodo di malattia, prima che  terminasse comunicavo il cambio di indirizzo, dove sarei stato reperibile per il riscontro fiscale.
Al termine della scadenza, chiamavo il datore di lavoro e comunicavo che continuavo lo stato di malattia.
Il datore di lavoro, inviava la visita fiscale non all’ultimo indirizzo comunicato bensi’ a quello che risulta come domicilio e mi informava che non essendomi fatto trovare reperibile sarei stato decurtato dello stipendio in assenza di una giustificazione per tale assenza.
Da parte mia, considero che l’errore sia stato commesso dal datore di lavoro , in quanto la malattia era continuativa e quindi non l’ultimo indirizzo comunicato era da ritenersi valido dove ricevere il controllo medico.
Le chiedo se dall’alto della sua esperienza esiste qualche legge o norma che possa darmi ragione .
In attesa di risposta La ringrazio.

Fasce di reperibilità per visita fiscale: dipendenti pubblici e privati

Le fasce di reperibilità della visita fiscale si differenziano se dipendenti privati o pubblici, la suddivisone è operata nel modo seguente:

  • dipendenti privati: ore 10.00 – 12.00 /17.00 – 19.00;
  • dipendenti pubblici: ore  09.00 – 13.00 /15.00 – 18.00

Variazione indirizzo per visita fiscale e fasce di reperibilità

L’Inps chiarisce che è’ possibile modificare l’indirizzo della reperibilità del proprio domicilio, il cambio va comunicato direttamente all’Inps e al datore di lavoro.

Per effettuare la comunicazione all’Inps è possibile telefonare al contact center numero verde 80314, l’operatore alla fine della comunicazione rilascerà il numero protocollo della pratica. Oppure inviare il cambio dell’indirizzo di reperibilità tramite fax, raccomandata o tramite mail alla sede di competenza Inps.

Questi tre metodi non potranno essere utilizzati se ci si sposta all’Estero. In questi casi l’Inps dovrà autorizzare il paziente, quindi va fatta un’esplicita comunicazione all’Inps, dettagliata e corredata di documentazione.

Conclusione

Se lei ha fatto dovuta comunicazione all’ente previdenziale di appartenenza e al datore di lavoro, e ha conservato il numero di protocollo della pratica, può presentare come giustificativo alla sua assenza il numero di protocollo della pratica presentata per il cambio di indirizzo correttamente comunicato.

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“Visto il sempre crescente numero di persone che ci scrivono vi chiediamo di avere pazienza per la risposta, risponderemo a tutti.
Non si forniscono risposte in privato.”