Vi siete ammalati proprio nella settimana di Ferragosto? Come funziona la malattia in ferie nel caso di chiusura aziendale?

Chiedere la malattia durante la chiusura aziendale non è una prassi molto diffusa perché non è visto di buon occhio. Se l’azienda chiude per due settimane e il lavoratore ha l’influenza per un paio di giorni probabilmente non comunicherà nulla (anche se, precisiamo, sarebbe un suo diritto). Se invece la malattia è tale da compromettere la fruizione delle ferie o condizionarle in maniera troppo lunga o pesante, che cosa fare?

Anche in caso di chiusura aziendale chi si ammala durante le ferie ha diritto a sospenderne la fruizione e recuperarle in un altro momento, nel rispetto degli impegni aziendali.

Il dubbio è se chi è in malattia durante le ferie nel caso di chiusura aziendale rischi comunque la visita fiscale oppure no.

La risposta corretta sembra essere affermativa, in coerenza con quanto disposto dalla normativa.

Da un lato infatti il datore di lavoro può imporre un periodo di chiusura aziendale coerente con il tipo di attività; se il lavoratore si ammala però non sarebbe corretto che i giorni di assenza contassero come ferie usufruite.

Il dubbio nasce perché il datore verosimilmente non richiederà la visita fiscale visto che l’azienda è chiusa. Ciò non toglie che resta l’onere del lavoratore di comunicare l’evento malattia e fornire la documentazione con indirizzo di reperibilità qualora questo sia diverso dalla residenza (perché, ad esempio, ci si trovava in vacanza).
Inoltre, ricordiamo che può essere l’Inps ad inviare la visita fiscale di controllo, anche senza richiesta del datore di lavoro. Anzi a ridosso di Ferragosto probabilmente potrebbero esserci meno medici Inps a disposizione ma è anche vero che i sospetti di finta malattia saranno più alti e che quindi potrebbe essere inviato il controllo al lavoratore in malattia.
L’Inps non va in vacanza neppure a Ferragosto quindi meglio evitare di fare i furbi!

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