Quando il mobbing è verticale, ovvero perpetrato dai superiori e non da colleghi di pari livello, si parla anche di bossing. Alla pressione psicologia di certe condotte vessatorie in questo caso si aggiunge anche il timore reverenziale dovuto alla differenza gerarchica e alla paura di perdere il posto di lavoro. Riconoscerlo, e sapere quali strumenti si hanno a disposizione per difendersi, è quindi estremamente utile e importante.

Ecco come dinfedersi dal mobbing

Mobbing verticale: quando si parla di bossing

Perché si configuri il bossing non basta avere un datore di lavoro duro e poco gentile.

Occorre che i comportamenti messi in atto dai superiori in azienda siano tali da sfavorire in maniera selettiva la persona mediante umiliazioni personali e ingiustificate. Perché si possa parlare di intento persecutorio negli atti occorre che gli stessi si protraggano per un certo lasso di tempo.

Vertenza di lavoro per mobbing: ecco quando e come

Se forme di resistenza a queste condotte vessatorie non hanno l’effetto di scoraggiarle, al lavoratore non rimane altro che ricorrere alle vie legali e fare vertenza di lavoro. Sicuramente se si arriva a questo punto può essere utile assistenza psicologica o sindacale. Probabilmente il primo consiglio se si intende fare vertenza per mobbing è quello di conservare ogni possibile prova.