L’agenzia delle Entrate richiede 245 euro in più sugli atti notarili in sede di rogito, di cui:

  • 200 euro d’imposta di registro;
  • 45 euro d’imposta di bollo.

Ma non è finita, come segnalato da “Laleggepertutti.it”, il fisco pretende altri 200 euro per un preliminare di vendita in cui sia previsto il possesso anticipato dell’immobile (prima del rogito).

Secondo l’Agenzia delle Entrate, il presupposto alla base della consegna anticipata dell’Immobile è quello di un “comodato di beni immobili”, in capo al quale sono previste imposte pari a 200 euro.

Altri casi

Il fisco chiede più tasse soprattutto quando nel preliminare di compravendita dell’immobile sia prevista una penale in caso di inadempimento delle clausole del contratto, ad esempio nel caso in cui il venditore non liberi la casa nei tempi stabiliti.

Un altro esempio: quando un padre, a titolo di regalo o di donazione diretta, interviene, in tutto o in parte, nell’acquisto dell’abitazione del figlio, anche in questo caso, l’agenzia delle entrate richiede 245 euro tra imposta di registro e imposta di bollo.

Ovviamente, una situazione che non piace, soprattutto a professionisti e ad associazioni di categoria.

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