In vacanza senza senza contanti? Decolla l’uso delle moneta elettronica. Nel settore del turismo e hotel si registra un vero e proprio boom di transazioni con bancomat e carte di credito.

A rivelarlo sono i dati dell’osservatorio SumUp, la fintech specializzata in lettori di carte portatili e soluzioni di pagamento per Pmi e piccoli commercianti. Secondo i dati elaborati a partire dal 18 maggio, c’è stato un vero e proprio incremento di pagamenti cashless a discapito del contante.

Più pagamenti cashless e meno uso contanti

A spingere in questa direzione è la nuova normativa fiscale che incentiva gli esercenti e i gestori di attività turistiche e alberghiere ad accettare i pagamenti via Pos per i quali è prevista dal 1 luglio 2020 la tax credit (credito d’imposta del 30% sul valore transato).

Ma anche la raccomandazione del governo a utilizzare sempre meno i contanti, anche per le piccole spese, visto che i controlli sull’utilizzo delle banconote si sono fatti più stringenti già a partire dai prelievi che si effettuano in banca. Da inizio mese, poi, la soglia limite dei pagamenti in contanti è scesa a 2.000 euro (dal prossimo anno sarà 1.000 euro). L’impulso  verso il cashless, tuttavia, non è partito solo dal governo per combattere l’evasione fiscale, ma anche dal coronavirus. Banconote e monete vengono infatti toccate frequentemente da moltissime persone e maneggiarle è rischioso, anche se qualcuno tende a negarlo.

Boom di pagamenti digitali nel settore turismo

Fra i vari settori commerciali – osserva SumUp – spicca quello del turismo. Il comparto ha segnato una crescita di transazioni del +212% nella settimana 18-24 maggio, ma il trend è in continua crescita ovunque. Per quanto riguarda il settore “alberghiero, la tendenza si mostra più contenuta, ma comunque costantemente positiva: oltre al 62% di transazioni registrato nella settimana del 18 maggio, SumUp rivela un +59% nella settimana del 1 giugno e un +40% in quella del 22 giugno.

In questa fase così delicata, i pagamenti digitali stanno offrendo una sicurezza in più ai turisti intenzionati a godere della bellezza del nostro Paese, poiché anche i pagamenti di piccole cifre possono avvenire senza contatto e senza scambio di contanti”, spiega Umberto Zola, Country Growth Lead Italia di SumUp. “Senza dubbio il settore sta pagando le ripercussioni economiche dovute alla crisi associata al Covid-19, che da marzo ha azzerato totalmente i flussi turistici proprio nel periodo di apertura della stagione. Analizzando il valore del transato, da marzo 2020 ad oggi si registra un fatturato pari al -45% rispetto a quello del 2019 nello stesso periodo”.

Soldi sporchi

Non è dimostrato che il virus corre sulle banconote, ma non è da escludere. In ogni caso non c’è cosa più sporca al mondo dei contanti. Disinfettare tutti i soldi in circolazione è impossibile, così come è impraticabile lavarsi le mani ogni volta che si maneggiano dei soldi, anche perché non sempre se ne ha l’occasione. La soluzione resta quella di utilizzare bancomat e carte di credito per effettuare i pagamenti che sono strettamente personali, tanto al supermercato, quanto al ristorante o nei negozi al dettaglio. Per l’Italia, tradizionalmente affezionata al denaro contante, è appena iniziata una rivoluzione copernicana, ma tant’è anche questo accorgimento è utile a preservare l’igiene personale e il proprio benessere. “In questa fase così delicata, i pagamenti digitali stanno offrendo una sicurezza in più ai turisti intenzionati a godere della bellezza del nostro Paese, poiché anche i pagamenti di piccole cifre possono avvenire senza contatto e senza scambio di contanti” – spiega Zola -. Utilizzare il bancomat per effettuare pagamenti è quindi la soluzione ottimale per ridurre al minimo i rischi di contagio.