L’aumento della pensione quest’anno sta per rivelarsi una gioia di breve durata. I tanto agognati incrementi degli assegni se ne andranno infatti in spese energetiche e tasse.

La rivalutazione della rendita (1,7%) degli italiani, unita all’incremento dell’assegno derivante dalla riforma Irpef sarà divorato dall’aumento delle bollette. Gas ed elettricità in particolare.

Quando la bolletta si mangia la pensione

L’allarme è stato lanciato dalle associazioni dei consumatori. E a breve i pensionati inizieranno a fare i conti con l’impatto del caro energia al punto che qualcuno sta già pensando di non riscaldare la casa tutti i giorni e di usare meno gli elettrodomestici.

Ma basterà a contenere la spesa delle bollette? A conti fatti, no. Le associazioni dei consumatori mettono infatti in guardia i pensionati sul caro bollette in arrivo:

la spesa energetica di luce e gas è prevista in rialzo del 50% in media

Questo significa che un pensionato che prende 1.000 euro al mese di pensione deve mettere in conto un incremento senza precedenti dei costi per luce e riscaldamento. In pratica, servirà una intera mensilità per compensare gli aumenti energetici del 2022.

Bonus e interventi urgenti

A fronte di ciò l’intervento del governo per contenere la spesa abbattendo i costi fissi (accise, oneri di sistema, Iva) sembra non avere la forza necessaria a contrastare gli aumenti. Le associazioni dei consumatori già pensano che sarà il solito fuoco di paglia che non aiuterà più di tanto le fasce più deboli, cioè i pensionati. Fa notare l’Adiconsum:

Questi aumenti finiranno per azzerare il bonus sociale che prevede uno sconto dai 128 a 177 euro all’anno per luce e da 67 a 245 euro all’anno per gas per le famiglie con ISEE fino a 8.250 euro o per le famiglie numerose fino a 20000 euro, famiglie particolarmente fragili”.

Coloro che subiranno il contraccolpo maggiore saranno i pensionati con assegni inferiori a 1.000 euro al mese.

La pensione bassa non è infatti in grado di mitigare l’impatto degli aumenti delle bollette, anche considerando gli sconti previsti dai bonus sociali.

Per chi prende pensioni più alte e fino a 1.500 euro al mese (la maggior parte dei pensionati) l’impatto sarà comunque tangibile e probabilmente si farà sentire sui consumi. Solo chi ha pensioni più alte potrà digerire la spesa, ma si tratta di una percentuale di pensionati molto bassa.