Questo è il momento per prevedere tagli e sconti IMU importanti, soprattutto per i possessori di immobili commerciali rimasti sfitti e che, causa Covid e sospensione attività, non stanno producendo reddito. Di seguito riportiamo le linee guida di Confedilizia per interventi mirati al taglio delle tasse immobiliari:

 

  • riduzione del 30% sui moltiplicatori catastali per il calcolo della base imponibile dell’Imu (quelli che la manovra Monti aumentò da un giorno all’altro, rispetto a quanto previsto per l’Ici, fino al 60%): in sostanza, riduzione del 30% dell’imposta per tutti i tipi di immobili e per tutti i contribuenti;
  • esenzione dall’imposta, per tutti le categorie di immobili e per tutti i contribuenti, se ubicati nei centri urbani che contano meno di 3.000 abitanti allo scopo di favorire lo sviluppo dei tanti borghi d’Italia a rischio di abbandono;
  • esenzione dall’imposta per gli immobili commerciali e produttivi rimasti sfitti: un atto considerato dovuto con per superare quella che è stata interpretata come una vera e propria vessazione dei proprietari già colpiti dal lockdown.

Il fatto che si discuta dell’abbattimento della patrimoniale sugli immobili, è un passo nuovo e importante.

Vuol dire che si è finalmente compresosi legge nella nota di Confedilizia – che questa imposta, con i suoi 22 miliardi di euro di gettito annuo, non sta soltanto depauperando il risparmio privato degli italiani, ma sta causando effetti negativi su tutta l’economia: compressione dei consumi, chiusura di imprese, perdita di posti di lavoro, svuotamento delle garanzie bancarie, ecc”.