“Si dice che quando si sta per morire ci passi davanti agli occhi, come in un film, tutta la nostra vita. Che è un po’ quello che succede a me, per l’anno appena passato, ogni volta che mi metto a compilare la dichiarazione dei redditi“, affermava Guido Clericetti. In effetti ogni anno tutti i contribuenti si ritrovano a dover ricordare le varie entrate e uscite, utili in termini fiscali, inerenti l’anno passato. Si tratta, infatti, di dati necessari per compilare la dichiarazione dei redditi.

Un adempimento, quest’ultimo, che non è sempre obbligatorio.

Vi sono, infatti, alcuni casi in cui si ha diritto a essere esonerati dalla presentazione del Modello 730 o del Modello dei Redditi Persone Fisiche. A parte le dovute eccezioni, però, in tutti gli altri casi anche nel corso del 2023 bisognerà presentare la dichiarazione dei redditi. A tal fine l’Agenzia delle Entrate ha di recente approvato il modello 730 da compilare per l’anno in corso e le relative istruzioni. Ecco le ultime novità in merito.

Tutte le novità del 730/2023 da conoscere se fai la dichiarazione dei redditi da solo

Grazie al provvedimento datato 6 febbraio 2023, l’Agenzia delle Entrate ha approvato il modello 730/2023. Quest’ultimo, si ricorda, è rivolto ai lavoratori dipendenti e pensionati. Quest’ultimi, a partire dal prossimo 5 maggio, potranno accedere al modello 730 precompilato direttamente dal sito dell’Agenzia delle Entrate. Per effettuare l’accesso all’area riservata è necessario utilizzare le proprie credenziali Spid, Cie o Cns.

Una volta effettuato l’accesso al modello, il contribuente deve indicare il sostituto d’imposta e la scelta della destinazione dell’8, del 5 e del 2 per mille dell’Irpef, anche se non esprime alcuna scelta. Fondamentale verificare che i dati presenti siano corretti. In caso contrario, infatti, è possibile apportare le opportune modifiche. Il tutto fermo restando il fatto che il 730 precompilato deve essere presentato entro il 30 settembre 2023.

Nel caso in cui non si voglia provvedere alla relativa compilazione in autonomia è possibile rivolgersi a un professionista abilitato o Caf.

Le nuove regole

In entrambi i casi è necessario prestare attenzione alle nuove regole sulle detrazioni per lavoro e per i figli a carico. L’assegno unico, si ricorda, ha assorbito i vari assegni a favore delle famiglie. Entrando nei dettagli, a partire dal 1° marzo 2022 resta in vigore solo la detrazione pari a 950 euro per ciascun figlio se di età uguale o superiore a 21 anni. Ne consegue che le detrazioni per figli a carico devono essere calcolate con le vecchie regole solamente per il periodo che va dal 1° gennaio al 28 febbraio 2022.

Diverse, in effetti, sono le novità inerenti il quadro E, dedicato alle detrazioni e oneri per spese. Qui vi rientrano anche i bonus edilizi, compreso il Superbonus 110%, per cui si deve necessariamente tenere conto delle varie modifiche registrate nel corso del 2022. Onde evitare spiacevoli inconvenienti, pertanto, si consiglia di consultare le istruzioni per la compilazione fornite dall’Agenzia delle Entrate, in modo tale da evitare errori.