Allerta sulle truffe sul cellulare: la Polizia mette in guardia da chi tiene nella memoria dello smartphone troppi dati personali, foto etc. Questa abitudine viene sfruttata dagli hacker che trovano questo canale più efficace del phishing via email proprio perché basta entrare nel telefono per trovare dati sensibili (account Facebook etc), foto, informazioni sui conti corrente etc. La diffusione delle app ha fatto si che molti lascino le credenziali di accesso al conto etc inserite in automatico.

Non solo: i cellulari oggi sono delle sorte di password perché molti servizi online si basano su un sistema di doppia autenticazione perché il codice di conferma arriva via SMS.

L’autorità americana Federal Trade Commission ha segnalato un raddoppio di casi di “dirottamento del cellulare” in tre anni.
Ci sono casi esemplari che rendono bene l’idea di quanto le truffe sul cellulare possano essere pericolose: pensiamo a Chris Burniske, grosso investitore bitcoin, che si è visto sottrarre in questo modo l’equivalente (in bitcoin) di 150 mila euro dal proprio portafoglio digitale o Joby Weeks, che ha perso l’equivalente di un milione di dollari. Di certo non tutti hanno questa disponibilità sul proprio cellulare quindi in “casi normali” si rischia molto meno però in ogni caso è importante prestare attenzione.

Come evitare di cadere vittima delle truffe su cellulare

Sulla base di questi dati suggeriamo di prestare la massima attenzione nei negozi di cellulari ad esempio. In altri casi gli hacker chiamano i call center e, trovando un operatore ingenuo o poco professionale, lo convincono ad attivare un inoltro di chiamate e sms su un numero che è nelle disponibilità del criminale. In conclusione, bisogna ricordarsi che oggi il numero di telefono rappresenta molto di più: è la password della nostra vita digitale.

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