Molte, troppe volte, ci siamo ritrovati a mettere in guardia su sistemi collaudati di truffe agli anziani. Se le truffe via email e su internet colpiscono indistintamente giovani e anziani incauti o ingenui, quelle a domicilio puntano spesso ad un target di età più alto.

La buona notizia è che giunto all’esame della commissione giustizia della Camera il disegno di legge di iniziativa parlamentare a firma dell’onorevole David Ermini che punta a porre un freno a questa piaga prevedendo sanzioni dure, fino al carcere.

Si legge nella proposta di legge che questo genere di truffe “non si limita solo a colpire l’aspetto patrimoniale di persone deboli, ma le ferisce profondamente nell’animo, a volte con gravi conseguenze di carattere psicologico e sociale“.

Nella sostanza il provvedimento prevede il pagamento di una sanzione extra se la vittima della truffa ha più di 65 anni. Resta ferma ovviamente la fattispecie più grave di circonvenzione di incapace prevista all’articolo 643 del codice penale qualora la vittima sia incapace di intendere e volere.

Se dovesse passare la nuova legge che punisce con pene più severe chi commette truffe a danno di anziani i truffatori rischierebbero da uno a cinque anni di reclusione oltre ad una multa da 309 a 1549 euro. Si propone inoltre la sospensione condizionale della pena subordinata alla restituzione del danno patrimoniale e al risarcimento della vittima.

Infine si punta ad includere i due reati, truffa a danno di anziano over 65enne e di incapace, tra quello per i quali è previsto l’arresto obbligatorio in flagranza di reato.