I Gratta e vinci sono pubblicizzati dai monopoli di stato come un metodo facile per vincere. Si tratta, invece, di un tipo di gioco d’azzardo legale dove a vincere veramente è soltanto lo Stato poichè ad occuparsi della produzione e della commercializzazione dei biglietti è il monopolio di Stato.
I biglietti vincenti, così come dichiarato dai monopoli, sono 1 su 4, ma permettono veramente di vincere cifre astronomiche che cambiano la vita?
Gratta e vinci: il gioco d’azzardo legalizzato
Andando in una qualsiasi tabaccheria è possibile trovare moltissimi tipi di Gratta e vinci, da 1 euro a 20 euro.
Uno dei biglietti più venduti è il “Miliardario” che promette vincite fino a 500mila euro. Sono stati stampati 140milioni di questo tipo di gratta e vinci ma il sogno dei 500mila euro si è realizzato soltanto per 27 fortunati. Altri 54 hanno vinto 100mila euro e 432 acquirenti hanno ricevuto il premio di 10mila euro.
Ovviamente si tratta di cifre importanti ma bisogna tenere conto delle statistiche per capire chi vince davvero con questa tipologia di lotterie. Sempre nel caso del “Miliardario”, a fronte di 140milioni di biglietti 35 milioni erano vincenti: l’ammontare della vincita, però, era dei solo 5 euro investiti per l’acquisto del biglietto, non una vera e propria vincita, insomma, ma un “andare in pari”. Da considerare, poi, che nella maggior parte dei casi i 5 euro vinti sono stati investiti, immediatamente, per l’acquisto di un nuovo biglietto.
Non si tratta di una vera e propria truffa, quindi, ma ci andiamo molto, molto vicino poichè la probabilità di vincere un premio almeno a 4 zeri sono bassissime mentre si spendono cifre molto alte per acquistare i gratta e vinci in Italia.
Approfondiamo l’argomento nelle prossime pagine per cercare di capire meglio dov’è la truffa legalizzata.
Gratta e vinci: scaramanzia e statistica non vanno d’accordo
Dati alla mano il fenomeno Gratta e vinci è impressionante: vengono stampate 66 tipologie di biglietti diversi. E proprio il numero di giochi diversi la dice lunga sulla volontà di sfruttare trucchi psicologici che spingano le persone a comprare i biglietti perchè proprio con la diversificazione del gioco si tende a colpire la più ampia fascia di popolazione possibile. Dando ad ognuno il “gioco” che cerca, il sogno che spera è un modo infimo di evitare che si ragioni sul vero senso del gioco, ovvero le reali possibilità di vincita. Si cerca di distrarre l’attenzione dall’unica informazione scomoda che invece andrebbe trasmessa ovvero che non è reale lo slogan “più giochi, più vinci” ma che è vero il contrario: più si gioca e più soldi si perdono nella stragrande maggioranza dei casi.
Quello che bisogna tener presente nel momento che si decide di acquistare un Gratta e Vinci è che non si tratterà mai di una semplice questione di fortuna ma sempre di una statistica matematica che ci fa comprendere quanto la certezza di perdere.
Sul sito dell’Agenzia delle Dogane troviamo scritto che “Probabilità media di vincita delle lotterie nazionali ad estrazione istantanea, cosiddette “Gratta e Vinci”: 1 su 3,60”. Questo cosa significa? In parole povere che ogni 3 volte che giochiamo 1 almeno dovremmo matematicamente vincere. Questo fa pensare, all’ignaro giocatore, che la possibilità di vincere i 500mila euro del Miliardario, quindi, non è così remota perchè non considera che nella maggior parte delle vincite si vince semplicemente il costo del biglietto. Prendendo ad esempio sempre il gioco “Il Miliardario”, quindi, spendendo 15 euro per 3 biglietti la statistica dice che potremmo vincerne facilmente 5, andando, quindi, in perdita di 10 euro.
nella prossima pagina tireremo le conclusioni del nostro studio.
Gratta e Vinci: perchè il gioco vive
Affinchè un gioco viva, affinchè la gente giochi si ha bisogno di qualcuno che vinca veramente.