Sta prendendo sempre più piede, stando anche al numero di segnalazioni che riceviamo, la truffa dei soldi falsi (e del resto vero). Non bisogna prestare attenzione solo ai negozi, al momento di pagare in cassa, ma anche in circostanze come la messa in chiesa o altre occasioni di raccolta fondi per beneficenza.

La truffa del fiore che non marcisce: come funziona

E’ stata ribattezzata anche la “truffa del fiore che non marcisce”. Il meccanismo è semplice ma, purtroppo a quanto pare, anche efficace: il truffatore consegna, alla cassa o a chi raccoglie i soldi, banconote false, soprattutto da 20 euro, e prende il resto (soldi veri).

In cambio, quindi, di una banconota contraffatta di 20 euro se ne “guadagnano” una decina veri. Pochi spicci ma che, moltiplicati per i colpi messi a segno, possono fare la differenza.

Il taglio medio dei 20 euro è scelto proprio per destare meno sospetto. E se nel negozio il cassiere può prendersi il tempo di controllare che la banconota non sia contraffatta, lo stesso non avviene ad esempio durante la messa. Eppure in Sicilia ci sono stati diversi casi di questa truffa segnalati durante i funerali. E questo è probabilmente l’aspetto più subdolo di questa truffa.

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