Buona sera signora Patrizia,

le scrivo in merito all’articolo trovato su internet e le spiego subito la mia situazione. Mi chiamo Nadia. Sono iscritta alle liste protette dal 2000 con un’ invalidità del 46 per cento, ora dopo un aggravamento sono arrivata al 50 per cento.  All’ufficio di collocamento mi hanno detto di fare diagnosi funzionale lavorativa, e sto aspettando di essere chiamata a visita.  Inoltre, nel 2012 ho avuto anche un infortunio sul lavoro per il quale mi hanno dato il 15 per cento di invalidità.  E’ da allora che non trovo lavoro nonostante abbia due invalidità una INPS 50 per cento  e una Inail 15 per cento . Quante possibilità  ho nel trovare lavoro? Spero che lei mi possa aiutare nella speranza di sentirla presto colgo l’occasione di porgerle distinti saluti.

Con la legge numero 68 del 1999 si tutelano le categorie di lavoratori svantaggiati, le cosiddette categorie protette, per favorire il loro ingresso nel mondo del lavoro.

La legge, infatti, obbliga le aziende con più di 15 dipendenti ad assumere lavoratori appartenenti alle categorie protette incentivandole con agevolazioni fiscali.

Categorie protette: chi vi rientra

Nelle categorie protette rientrano:

  • Individui con invalidità civile di grado superiore al 45%;
  • Invalidi del lavoro con percentuale di invalidità superiore al 33%;
  • Non vedenti e sordomuti;
  • Invalidi di guerra, invalidi civili di guerra e invalidi per servizio;
  • Vedove, orfani, profughi ed equiparati ad orfani
  • Vittime del terrorismo e della criminalità organizzata.

Per le categorie protette, quindi, esiste un collocamento mirato presso i Centri per l’Impiego di ogni provincia per agevolare l’inserimento degli appartenenti alle liste nel mondo del lavoro. Le aziende possono scegliere di assumere per chiamate numerica attraverso le liste del Centro dell’Impiego o per chiamata diretta individuando direttamente il lavoratore da assumere.

Quali possibilità di assunzione?

Non so dire quali possibilità di assunzione ci sono essendo iscritti alle liste protette poiché sono molto numerose ed esiste una graduatoria da rispettare.

Unica cosa che potrebbe consolare è che, magari, è meglio che ci siano e che questo potrebbe offrire una chance in più nel trovare un nuovo lavoro anche se io, personalmente, non mi affiderei soltanto alla chiamata da parte del centro per l’impiego.

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