Trovare lavoro dopo l’università e guadagnare da subito uno stipendio alto: non è un sogno ma a patto di frequentare l’università giusta. A fare la differenza non è solo, a quanto pare, la facoltà ma anche l’ateneo.

Secondo la statistica contenuta nell’University Report 2017 il triangolo d’oro delle università italiane è costituito da Bocconi, Cattolica e Politecnico. I neolaureati in uno di questi tre istituti possono puntare da subito ad una busta paga di 33-36 mila euro l’anno.

Uno scarto non indifferente rispetto ai colleghi laureati nelle Università statali che difficilmente superano i 30 mila euro per il primo lavoro dopo il titolo.

Anche nel 2017 quindi si conferma il podio dello scorso anno. Emerge inoltre che chi studia al Nord statisticamente ha più possibilità di inserirsi nel mondo del lavoro subito dopo la laurea.

Fare carriera: quanto conta dove ti sei laureato?

L’analisi ha quindi messo a confronto gli stipendi medi per neolaureati (30-35 anni di età). E dopo? Più si va avanti nella carriera e più alto sarà esponenzialmente il guadagno: tra i 45 e 64 anni un laureato in Bocconi arriva a guadagnare circa 67.500 euro (con un incremento del 93% rispetto all’assegno di ingresso). Solo la Luiss di Roma fa meglio con un +99 per cento, mentre al terzo posto ritroviamo la Cattolica (+91 per cento).

Mandare un figlio all’Università è ancora un investimento nel futuro?

Altri dati interessanti, soprattutto per le famiglie che si trovano a fare i conti con la scelta dell’Università per i figli, è l’indice University Payback, che misura il numero di anni che servono a ripagare gli investimenti nella formazione (vi rientra la retta ma anche il materiale didattico e il  costo della vita per i fuori sede. Ancora una volta guidano la classifica delle Università che garantiscono un ritorno economico in tempi più brevi Politecnico (12 anni e mezzo), Bocconi e Cattolica.

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