La tredicesima mensilità viene riconosciuta ai dipendenti nel mese di dicembre e coincide con il periodo delle Feste di Natale. Consiste in una mensilità aggiuntiva alla retribuzione del lavoratore, uno stipendio in più in occasione delle Feste di Natale.

Ogni mese si matura il rateo della tredicesima e il mese di dicembre viene corrisposta dal datore di lavoro. La tredicesima viene riconosciuta ai lavoratori in base al settore di lavoro previsto dalla legge.

Tredicesima mensilità: quando viene corrisposta?

Non vi è una data precisa in cui il dipendente deve ricevere la tredicesima mensilità, di solito viene pagata a ridosso delle feste natalizie.

Alcuni contratti collettivi prevedono la scadenza, ad esempio il Ccnl del commercio, stabilisce che deve essere pagata entro il 24 dicembre.

La legge prevede, quando ci siano accordi con il datore di lavoro e il dipendente, che su richiesta del dipendente il rateo mensile della tredicesima sia frazionata per mese, all’interno della busta paga. In questo caso, non noto a tutti, la tredicesima viene percepita ogni mese, in riferimento al rateo di competenza.

Calcolo della tredicesima mensilità

La tredicesima non è un importo uguale per tutti, viene calcolata in base all’importo degli elementi fissi che compongono lo stipendio. Per effettuare il calcolo si considera lo stipendio lordo a cui bisogna sottrarre i contributi previdenziali, le ritenute fiscali , le aliquote previste nel mese in cui viene erogata dal datore di lavoro.
Riepilogando, vengono compresi nel calcolo:

  • la paga base: rappresenta il compenso minimo dovuto ai lavoratori aventi la stessa qualifica;
  • l’indennità di contingenza: componente applicato per adattare il compenso al costo della vita;
  • gli scatti di anzianità: elemento della paga che viene maturato in base al tempo di attività presso la stessa azienda;
  • elementi: EDR (Elemento Distinto della Retribuzione, somma corrisposta ogni mese ai lavoratori privati), trattamento di vacanza contrattuale (elemento provvisorio corrisposto ad un dipendente dallo Stato nel periodo compreso fra la scadenza di un contratto e il suo rinnovo);
  • le indennità di mansione: indennità versata al lavoratore in relazione alla mansione svolta.

Il calcolo della tredicesima viene effettuato nel modo seguente:

  • si considera  il numero di mesi che il dipendente ha lavorato;
  • si tiene conto della retribuzione mensile corrisposta (compresi i dati suddetti);
  • si moltiplica la retribuzione di ogni mese lavorato per i mesi in cui si è svolta l’attività lavorativa;
  • il totale si divide per 12, che corrisponde al numero di mesi nell’anno.

Chi ha diritto alla tredicesima mensilità?

La tredicesima spetta a tutti i lavoratori con contratto di lavoro subordinato, anche a colf e badanti.

Per chi invece svolge un lavoro regolato dal contratto a chiamata, il rateo della tredicesima viene stabilito a livello orario.

Il rateo mensile della tredicesima matura anche durante il periodo di prova e alcuni periodi in cui non viene svolta l’attività lavorativa.

La tredicesima matura nei periodi di assenza dal lavoro per i seguenti motivi:

Come viene tassata la tredicesima mensilità?

La tredicesima fa parte dell’imponibile previdenziale, quindi è assoggettata al pagamento dei contributi previdenziali, sia da parte del lavoratore che del datore di lavoro. Per l’Irpef vengono applicate le aliquote già utilizzate per le retribuzioni mensili. Nella tredicesima non sono previste le detrazione per lavoro dipendente, né per familiare a carico.

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