Quando si parla di trasferirsi dopo la pensione il pensiero di molti va all’estero, dove le tasse sono spesso più basse che in Italia e il costo della vita è più basso. Ma c’è anche chi non se la sente di affrontare un passo e un cambiamento tanto drastico. Quali sono i luoghi in Italia ancora a misura di pensionato e in cui vale la pena trasferirsi?

L’Italia non è un Paese per vecchi: ecco i luoghi che fanno eccezione

Fuga dei pensionati italiani all’estero, ma non tutti.

Quali sono i posti nel nostro Paese a misura di anziano? Chi resta nello stivale sfugge dalle grandi città e riscopre i paesi di montagna, i centri termali e le cittadine costiere. Milano e Roma, ma anche Firenze, sono troppo care e troppo caotiche. La classifica delle città in cui conviene vivere in base al costo della vita vede ai primi posti Caltanissetta, Crotone ed Enna. La prima città del Nord Italia è Biella. Tra le province più care, in cui chi vive di pensione trova difficoltà, troviamo Savona e Salerno (dove probabilmente la vicinanza con la costiera amalfitana fa lievitare i prezzi). A livello geografico quindi i pensionati sembrano preferire il Sud, con qualche eccezione.

Abruzzo: il paradiso dei pensionati in Italia

In questa panoramica non potevamo non fare riferimento alla presenza dell’Abruzzo nella classifica delle 12 mete al mondo in cui si registrano le migliori condizioni di vita per i pensionati (italiani e non). L’elenco è stato pubblicato ad inizio 2016 dall’Huffington Post e mette a confronto le destinazioni di tutto il mondo tra quelle che registrano i maggiori flussi migratori di pensionati all’estero. L’editrice, Kathleen Peddicord, ha spiegato che “è difficile pensare ad un angolo più piacevole dell’Abruzzo” enfatizzando, oltre alla buona cucina e alla forte impronta culturale, la vicinanza tra mare e montagne.

 Il relativo isolamento hanno preservato l’Abruzzo dall’afflusso turistico e per questo la regione si mantiene ancora oggi come “uno dei tesori segreti dell’Italia”, anche se alcuni paesi abruzzesi si trovano a meno di un’ora di macchina da Roma.

Ovviamente quest’analisi non va letta come una critica alla vitalità di queste province: il fatto che vi siano condizioni per i pensionati non significa necessariamente che non ci siano possibilità per i più giovani anche se, dall’altra parte, è innegabile che per lavorare Roma e Milano (ma in generale il nord Italia) siano le destinazioni che offrono maggiori possibilità.

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