Per la tracciabilità del Superbonus 110%, la data spartiacque sarà quella del prossimo 1 maggio del 2022. Quando per le cessioni dei crediti fiscali debutterà il codice identificativo. Così come è stato disposto dal Governo italiano che è guidato dal presidente del Consiglio Mario Draghi. Nella fattispecie, con il Decreto-legge del 25 febbraio del 2022.

Per la tracciabilità del Superbonus 110%, infatti, l’Esecutivo Draghi ha introdotto non solo il codice identificativo. Per evitare le truffe sui crediti fiscali legati ai bonus edilizi. Ma ha imposto per i crediti pure il divieto di cessioni parziali.

Così come è riportato in questo articolo. In più, le cessioni del credito fiscale saranno possibili in un numero massimo di 3. E comunque sempre ed esclusivamente nei confronti di banche e intermediari finanziari abilitati.

Tracciabilità del Superbonus 110%, codice identificativo verso il debutto. Ecco le modalità

Con la tracciabilità del Superbonus 110%, il codice identificativo dovrà essere riportato nelle comunicazioni relative alle cessioni del credito. A partire dalla prima cessione o sconto in fattura. Con decorrenza dal prossimo 1 maggio del 2022. Come sopra accennato. Mentre per quel che riguarda le modalità relative all’attribuzione ed all’indicazione del codice identificativo sarà l’Agenzia delle Entrate ad emanare l’apposito provvedimento.

Unitamente alla tracciabilità del Superbonus 110%, inoltre, le frodi e le omissioni, da parte dei tecnici asseveratori, saranno soggette ad un severo regime sanzionatorio. Non solo con delle multe salate. Ma anche con il carcere.

Truffe sui bonus edilizi. Dalle multe al carcere fino a 5 anni

Nel dettaglio, oltre alla tracciabilità del Superbonus 110%, per il tecnico abilitato che omette informazioni, o fornisce dati falsi, le multe sono salate. In quanto possono variare da un minimo di 50.000 ad un massimo di ben 100.000 euro. Mentre la pena detentiva potrà variare da un minimo di 2 ad un massimo di 5 anni.