Tra i beneficiari della carta del Reddito di Cittadinanza che stanno percependo il sussidio, c’è chi attende di essere chiamato per le offerte di lavoro e chi invece spera di non dover firmare il patto per il lavoro. Quali persone interessa la fase 2 del Reddito di Cittadinanza? Chi sarà convocato presso il centro per l’impiego e chi è esonerato dalla firma del patto di lavoro? Cerchiamo di fare chiarezza.

Convocazione presso i centri per l’impiego: chi è esonerato dall’obbligo di lavoro e può mantenere il reddito di cittadinanza

Ho due figli (tre anni il primo e 8 mesi il secondo) e mi occupo anche di mia mamma invalida che è vedova e vive con me. Mio marito percepisce il reddito di cittadinanza. E’ vero che sarò chiamata anche io per lavorare? 
Sono  vedova ho 60 anni invalida civile al 75 per cento volevo sapere se sono esonerata al patto di lavoro. Cordiali saluti. 
Buongiorno dott.ssa De Angelis, io a gennaio compirò 65 anni: rientro  negli esonerati dall’obbligo lavorativo? grazie per la risposta che mi darà’.
Abbiamo riportato questi tre quesiti emblematici in merito alla convocazione dei titolari del sussidio presso il centro per l’impiego per cercare di fare chiarezza.

Fase 2 Reddito di Cittadinanza: chi deve presentarsi al CpI anche se non lavorerà

Inizia la fase 2 del reddito di cittadinanza, ma non riguarderà tutti i beneficiari del sussidio.
Tra i beneficiari del sussidio sono esclusi dalla chiamata presso i centri per l’impiego:
  • i titolari di una pensione diretta;
  • gli over 65 anni;
  • chi ha un reddito da lavoro dipendente superiore a 8.145€ l’anno;
  • chi ha un reddito da lavoro autonomo superiore a 4.800€ l’anno;
  • disabili.

Queste categorie non saranno neppure convocate presso i centri per l’impiego e sono escluse dall’obbligo di sottoscrizione del Patto di Lavoro. Diverso è il caso di esonerati e esonerabili.

Vediamo in seguito chi sono.

Non sono esclusi ma potrebbero non lavorare: esonerati ed esonerabili

Chi, invece, sta frequentando un corso di formazione utile ad ottenere una qualifica professionale regionale oppure sta partecipando ad una forma di politica attiva, è esonerato. Non appena il corso terminerà, o più in generale la situazione che ha impedito la firma verrà meno, tali persone dovranno sottoscrivere il Patto.

Da ultimo ci sono situazioni che possono portare ad esonerabilità. In tal caso la decisione è a discrezione del titolare del sussidio: chi ha figli piccoli o si prende cura di familiari disabili, donne in gravidanza, chi sta seguendo tirocini oppure i cd working poor (ovvero chi è impiegato non meno di 20 ore settimanali e percepisce un reddito inferiore alla soglia di incapienza, fissata a 8.150 euro o 4.800 se autonomo). Potrebbero esserci anche persone esonerabili per motivi di malattia, purchè certificata.

Va anche detto che può esserci una valutazione umana dell’operatore del centro per l’impiego durante il colloquio in merito ai casi di esonero.