“In una comunità, o in un gruppo qualsiasi, i numeri contano e possano fare la differenza, ma al suo interno contano ancor di più l’armonia e il rispetto reciproco tra quelli che li rappresentano e li aiutano a moltiplicarsi“, afferma Jean Paul Malfatti. Un concetto che si adatta bene agli ambiti più disparati, compreso quello dei social network.

Proprio quest’ultimi, in effetti, vedono nei numeri uno dei parametri di riferimento per chi desidera ottenere una fonte di guadagno.

Maggiore è il numero di visualizzazioni, infatti, più alti saranno gli introiti. Ma come bisogna comportarsi in tal caso dal punto di vista fiscale? Si deve necessariamente aprire la partita Iva oppure no. Ma non solo, si devono pagare le tasse? Ecco come funziona.

Quanto e come si guadagna su TikTok

Tra i social network più apprezzati e utilizzati del momento si annovera senz’ombra di dubbio TikTok. Infatti lo utilizzano anche le aziende e chi spera di attingere a qualche entrata extra di denaro. Tale social network, infatti, permette di portare a casa dei soldi in base alle visualizzazioni ricevute e le eventuali collaborazioni con altri brand per la sponsorizzazione di prodotti e la vendita di articoli.

Affinché le visualizzazione vengano pagate, però, è necessario che il soggetto interessato rispetti determinati parametri. Ovvero deve essere maggiorenne, rispettare tutte le linee guida della piattaforma, avere almeno dieci mila follower, 100 mila visualizzazioni negli ultimi 30 giorni e pubblicato almeno tre post negli ultimi 30 giorni.

Entrando nei dettagli si stima che grazie ad un video con un milione di visualizzazioni è possibile guadagnare circa 40 euro. A questi bisogna poi aggiungere gli eventuali introiti derivanti da sponsor e pubblicità che possono permettere di arrivare a guadagnare qualche migliaio di euro per un solo video.

Tiktoker senza partita IVA: come e quante tasse bisogna pagare

Chi pubblica in modo costante su Tik Tok, quindi, può arrivare a guadagnare un bel po’ di soldi.

Ma come bisogna comportarsi, in tal caso, dal punto di vista fiscale? Ebbene, se si rispettano determinati limiti è possibile continuare a guadagnare su Tik Tok senza dover necessariamente aprire la partita Iva.

In particolare, se si desidera collaborare con aziende che vogliono essere sponsorizzate su Tik Tok è possibile avvalersi di uno strumento denominato prestazione occasionale. Quest’ultimo, così come riportato sul sito del Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali, viene ammesso:

a) per ciascun prestatore, con riferimento alla totalità degli utilizzatori, a compensi di importo complessivamente non superiore a 5.000 euro;
b) per ciascun utilizzatore, con riferimento alla totalità dei prestatori, a compensi di importo complessivamente non superiore a 5.000 euro;
c) per le prestazioni complessivamente rese da ogni prestatore in favore del medesimo utilizzatore, a compensi di importo non superiore a 2.500 euro.

Se si rispettano i paletti poc’anzi citati, quindi, è possibile continuare a essere pagati per fare video su Tik Tok senza dover aprire partita Iva. In tal caso c’è solo una ritenuta d’acconto del 20% sull’importo lordo. Nel caso in cui non si rientri nei paletti poc’anzi citati, invece, bisognerà procedere con l’apertura della partita Iva.