Il pagamento del TFR per i dipendenti pubblici è un tema molto caldo, e i ricorsi si susseguono. Si era palesato uno spiraglio ragionevole dopo la sentenza del Tribunale di Roma che definiva incostituzionale il pagamento del TFR/TFS con ritardo, inoltre evidenziava l’ingiusto trattamento applicato per i dipendenti pubblici rispetto ai dipendenti privati.

TFR: la decisione della Corte Costituzionale

La questione è arrivata alla Corte Costituzionale che in questi giorni si è riunita per discutere sulla legittimità della normativa anche tenendo conto della sentenza discussa dal Tribunale di Roma sul pagamento differito del TFR per i dipendenti pubblici.

La Corte non ha ritenuto valide le ragioni esposte nella sentenza del Tribunale di Roma, riguardanti il raggiungimento dell’età o di servizio.

La comunicazione arriva dall’Ufficio stampa della Corte

Nell’attesa che la sentenza venga depositata, l’Ufficio stampa della Corte, comunica che le ragioni dichiarate nel ricorso sono infondate e fanno riferimento esclusivamente alla lavoratrice in pensione che ha raggiunto i limiti massimi di servizio e di età. La Corte, per questa ipotesi illustrata in sentenza, ha ritenuto il regime introdotto dal registratore “non irragionevole”, che prevede il pagamento del TFR nei ventiquattro mesi e il pagamento in rate annuali. Il regime restrittivo introdotto dal legislatore, che prevede la liquidazione delle indennità nel termine di 24 mesi e il pagamento in rate annuali.

Resta ancora infondata la questione sul pagamento del TFR nel termine di dodici mesi e sulle relative rateizzazioni per i pensionati.

Si attende la pubblicazione della sentenza per poter estrarre tutti gli elementi che hanno condotto il Giudice della Corte a ritenere non irragionevole la richiesta del pagamento del trattamento di fine rapporto per i dipendenti pubblici.