La trattenuta TFR del 2,5 operata sugli stipendi dei dipendenti pubblici è illegittima. Vediamo chi potrà richiedere il rimborso e come fare.

TFR: trattenuta del 2,5% illegittima

Ai dipendenti pubblici in busta paga viene operata una trattenuta del 2,5% dell’80% della retribuzione. La trattenuta è illegittima, in quanto la pubblica amministrazione non può prelevare il 2,5% ai dipendenti che si trovino in regime di TFR.

Secondo la legge, la trattenuta del 2,5% è operabile nei confronti dei dipendenti, assunti prima del 31.12.2000, che si trovino in regime di TFS (trattamento di fine servizio).

Viceversa la trattenuta del 2,5% sul Trattamento di fine rapporto nei confronti dei dipendenti assunti dopo il 31.12.2000 non è giustificata, dovrebbe farsene carico lo Stato, quindi il datore di lavoro, e non i dipendenti. La trattenuta operata in modo illegittimo va restituita.

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Trattenuta TFR: prelievo irragionevole

La Corte Costituzionale, nel 2012, ha stabilito che il prelievo del 2,5 % operato sullo stipendio del dipendente pubblico è da ritenersi irragionevole. Tale trattenuta costituisce una riduzione della retribuzione del lavoratore ed è una palese discriminazione fra dipendente pubblico in regime di TFR e dipendente privato.

Nel 2014 una nuova sentenza della Corte Costituzionale ha riconfermato quello che era stato deciso nel 2012. Nel frattempo, i Tribunali si sono adeguati alla nuova norma,  riconoscendo il diritto al rimborso dei lavoratori e condannando lo Stato alla restituzione.

Trattenuta del 2,5%: chi può chiedere il rimborso

Possono chiedere la restituzione delle somme sottratte ingiustamente:

  • i dipendenti pubblici assunti dopo il 31.12.2000 e che si trovano in regime di Trattamento di fine rapporto;
  • i dipendenti pubblici assunti prima del 31.12.2000 e che si trovano in regime contributivo di Trattamento di fine servizio.

Nel primo caso il rimborso sarà una somma elevata, mentre nel secondo caso verranno considerati solo due anni lavorativi dal 2011 al 2012.

I dipendenti pubblici hanno diritto al rimborso delle somme trattenute illegittimamente dallo Stato nel corso dei vari anni, decurtate dallo stipendio.

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