Il tfr che un lavoratore matura si configura per gli eredi come un diritto proprio e personale e non come diritto ereditario.

Il Tfr non tientra nell’attivo ereditario e quindi la sua liquidazione esula dall’accettazione dell’eredità. L’ente che lo eroga, tra l’altro non è tenuto neanche ad acquisire prima di pagarlo agli eredi la denuncia di successione.

TFR: può essere usato per pagare i debiti del lavoratore defunto?

Il TFr, quindi, non può essere utilizzato per pagare dagli eredi eventuali debiti contratti dal lavoratore defunto e se gli eredi, proprio per evitare il pagamento dei debiti, dovessero rinunciare all’eredità, possono in ogni caso richiedere la liquidazione del TFR da parte del datore di lavoro.

Stesso discorso vale per l’indennità sostitutiva di preavviso che in caso di morte è dovuta ai superstiti.

Tutti gli altri compensi, invece, che sarebbero spettati al lavoratore come retribuzioni arretrate, mensilità aggiuntive, tredicesima, ferie non godute, permessi non goduti, rientrano nella successione e sono, quindi, parte dell’attivo ereditario.

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