Il temporary shop è un esercizio commerciale temporaneo che vende  determinati articoli a prezzo basso ma solo per un periodo limitato nel tempo.

L’esercizio commerciale è aperto per un tempo variabile che va da quanche giorno a qualche mese nel corso dell’anno vendendo prodotti in edizione limitata o in stock quasi sempre che riguardano l’abbigliamento e la moda.

Una volta esaurita la merce l’esercizio commerciale chiude i battenti. In Italia il temporary shop ha fatto la sua comparsa nel 2005 utilizzato da marchi come Levi’s, Nivea e Fiat.

Il segreto dei temporary shop va proprio ricercato nella provvisorietà dell’esercizio che fa nascere nei clienti una sorta di ansia di acquisto, ansia che porta all’acquisto del prodotto senza i necessari confronti con altre marche.

Il temporary shop è stato definito come una vera e propria tecnica di marketing che permette, al tempo stesso, anche di dare visibilità al brand venduto.

Normativa Temporary shop

Non esiste una normativa specifica per quel che riguarda i temporary shop e al momento l’attività che più si avvicina a questo tipo di esercizio commerciale è quella dell’esercizio di vicinato con durata limitata nel tempo.

Le casistiche che si possono profilare sono basate sulla durata dell’attività:

  • Per attività inferiore ai 30 giorni l’esercizio può essere definito occasionale e di conseguenza non è previsto nessun adempimento presso il Registro delle Imprese anche se è necessaria l’apertura della Partita Iva all’Agenzia delle Entrate.
  • Se l’attività è inferiore a 30 giorni ma non svolta in forma occasionale poichè l’imprenditore apre e chiude diversi esercizi commerciali, l’attività deve essere iscritta presso il Registro delle Imprese indicando come sede legale la residenza discale dell’imprenditore.
  • Se, invece, l’attività supera i 30 giorni essa è equiparata all’esercizio di vicinato.