Il tavolo riforma pensioni sta per partire. Al fine di superare, probabilmente a partire dall’anno 2023, la legge Fornero. In particolare, il confronto Governo-Sindacati in merito partirà lunedì 20 dicembre del 2021. Per quello che sarà un lungo percorso visto che il canale di dialogo resterà aperto fino al mese di marzo del 2022. Così come è riportato in questo articolo.
Per i Sindacati di Cgil, Cisl e Uil, quindi, si passa dalla piazza al confronto con il Governo italiano che è guidato dal presidente del Consiglio Mario Draghi.
Ma con delle nette distinzioni visto che la Cgil e la Uil nei giorni scorsi sono scesi in piazza dopo aver proclamato lo sciopero generale.
Mentre, in vista del tavolo riforma pensioni del 20 dicembre, la Cisl si è limitata solo ad una manifestazione. Ritenendo che il momento attuale debba essere di responsabilità senza andare allo scontro con l’Esecutivo guidato dall’ex presidente della BCE.

Tavolo di riforma delle pensioni del 20 dicembre 2021, dalla piazza al confronto a palazzo Chigi

È lecito attendersi, tra l’altro, che il tavolo sulla riforma delle pensioni del 20 dicembre del 2021 sarà in tutto e per tutto interlocutorio. Visto che per mettere a punto una riforma strutturale delle pensioni in Italia ci vorrà molto tempo. Detto questo, pur tuttavia, al tavolo di riforma delle pensioni del 20 dicembre 2021 di sicuro i Sindacati torneranno a ribadire le proprie posizioni sulla previdenza pubblica.
A partire dalla richiesta di una maggiore flessibilità in uscita. Per il ritiro dal lavoro con le pensioni anticipate. E passando per un’altra richiesta importante per i giovani lavoratori di oggi. Ovverosia, l’istituzione della cosiddetta pensione di garanzia. A protezione degli occupati maggiormente colpiti dalla precarietà e da carriere lavorative discontinue.

Cgil, Cisl e Uil dalla piazza al confronto con il Governo italiano a palazzo Chigi

Con il tavolo di riforma delle pensioni del 20 dicembre 2021, quindi, si getteranno le basi per un dialogo finalizzato, tra l’altro, a superare un anno 2022 che sarà di transizione.
Così come si evince dalla misura che sostituisce la Quota 100. Ovverosia, la Quota 102 che durerà nel 2022 giusto 12 mesi.