Conviene donare casa ai figli in modo da pagare l’atto di donazione ma evitare in futuro le tasse sulla successione?”, ci chiede un nostro lettore. Nel rispondere, è inevitabile porre a confronto tasse di successione e costi donazione per scoprire quale conviene di più. Domanda lecita e utile.

Tasse di successione e costi donazione a confronto

Per garantire il passaggio patrimoniale agli eredi, si può scegliere tra la successione e la donazione. Entrambe le opzioni prevedono spese e tasse da sostenere.

La donazione prevede il pagamento dell’imposta di registro (200 euro), la parcella del notaio e, se l’oggetto della donazione è un immobile, l’imposta ipotecaria del 2% e catastale dell’1% (oppure 200 euro ciascuna se si tratta di prima casa). A queste spese bisogna aggiungere un’imposta da calcolare in base ad aliquote variabili del 4%, 6% e 8% a seconda che si tratti di coniuge e parenti in linea retta, fratelli e sorelle, altre persone.

La pratica di successione presentata dagli eredi è gravata da aliquote di imposte sul valore complessivo della successione del 4%, 6% e 8% se gli eredi sono, rispettivamente, coniuge e parenti in linea retta, fratelli e sorelle, altre persone. Per la successione di immobili, è dovuta l’imposta di trascrizione e catastale di 200 euro ciascuna per la prima casa, altrimenti del 2%.

Tanto per la successione quanto per la donazione è necessario rispettare la quota legittima per tutelare gli eredi legittimi (coniuge, figli, genitori) in base a norme che non possono essere aggirate o sovrastate. Non si può ledere la quota legittima, si può solo aumentare.

Conviene la donazione o la successione?

Come abbiamo visto, non ci sono grandi differenze in termini di costi che, in entrambi i casi sono notevoli.

La donazione consente di scegliere con calma modalità e tempi della cessione.

In caso di successione, invece, le spese improvvise potrebbero mettere in difficoltà gli eredi.

Il consiglio che possiamo dare al proprietario dell’immobile è di tutelare gli eredi, in caso di successione, stipulando un’assicurazione sulla vita. In questo modo, si potrà destinare un capitale importante agli eredi da utilizzare per le spese di successione.