Dal 1° gennaio 2012 cambiano anche le regole per quanto riguarda la tassazione delle imprese in merito al consumo dell’energia elettrica. Dall’analisi effettuata ad essere penalizzate saranno soprattutto le medie imprese che operano in settori Energy intensive.

 

ALIQUOTA ENERGIA ELETTRICA: VECCHIE E NUOVE REGOLE – In passato la tassazione aveva carattere regressivo, e cioè all’aumentare dei consumi di energia elettrica la l’aliquota applicata diminuiva. Il nuovo sistema invece prevede un’aliquota fissa sino ad un certo consumo ( 1,2 milioni di kw al mese), ed oltre questo consumo scatterà un’esenzione totale per l’attività economica.

Il nuovo sistema porterà all’aggravio di contribuzione per alcune imprese ed alla riduzione di pressione fiscale per altre. Le più agevolate dovrebbero essere le società che consumano meno di 200 mila kw al mese, visto che in questo caso il risparmio sarà pari a 0,24 euro per kw. Vantaggi si registrano anche per l e imprese che hanno consumi compresi tra 200 e 250 kw al mese, oltre che per le imprese fortemente “energivore” ( oltre 1,2 milioni di kw al mese) che potranno beneficiare dell’esenzione. Le imprese penalizzate sono invece quelle che hanno consumi mensili compresi tra 250 mila kw e 1,20 milioni di kw. Lo svantaggio sarà più grande più i consumi si avvicinano alla soglia di esenzione ( basti pensare che le imprese che consumano circa 1,19 milioni di kw avranno un aggravio di tassazione di circa 0,7 euro per kw). A livello assoluto l’aumento di tassazione per tale tipo di impresa è di circa 100 mila euro annui in più rispetto alle precedenti aliquote applicate.

 

TASSAZIONE CONSUMI ENERGIA: IL GETTITO FISCALE – A livello aggregato, secondo i dati forniti Ref ricerche ed UNIONCAMERE, il gettito per lo Stato sarà pari a circa l’8 per cento in più rispetto al precedente sistema di tassazione. L’aumento del gettito è prodotto da un incremento delle tassazioni delle imprese che, come detto in precedenza, si situano nella fascia di consumi mensili compresa tra 250 mila e 1,2 milioni di kw.

Sebbene queste ultime aziende siano in numero inferiore rispetto alla totalità delle aziende esaminate, il peso ponderato fa spostare l’ago della bilancia in avanti per quanto riguarda il gettito totale incamerato dal fisco ( viene calcolato che il contributo dato da queste imprese al gettito complessivo passa dal 40 al 51 per cento). Cali di gettito si hanno invece per le imprese che consumano meno di 250 mila kw mensili. Queste imprese, di cui fanno parte artigiani,commercianti o piccole società alla fine dei conti pagano circa un 12 per cento in meno rispetto al previgente sistema di tassazione.