Tempi di Tassa sui rifiuti? Non c’è un’unica scadenza per la TARI, tributo gestito su base locale. Sono i singoli Comuni a decidere quando pagare la tassa sui rifiuti: come si calcola e a quanto ammonta la Tari?

La TARI 2021 è la tassa relativa alla raccolta ed allo smaltimento dei rifiuti. Tra le novità per il nuovo anno 2021 c’è la revisione nella definizione di rifiuto urbano e la soppressione della categoria di rifiuti speciali assimilati a quelli urbani.

Tari 2021: chi deve pagare la tassa sui rifiuti?

Il presupposto della TARI è previsto dal comma 641 della Legge di Stabilità 2014:

“il possesso o la detenzione a qualsiasi titolo di locali o di aree scoperte, a qualsiasi uso adibiti, suscettibili di produrre rifiuti urbani.

Sono escluse dalla TARI le aree scoperte pertinenziali o accessorie a locali tassabili, non operative, e le aree comuni condominiali di cui all’articolo 1117 del codice civile che non siano detenute o occupate in via esclusiva”.

La tassa sui rifiuti è dovuta da chiunque possieda locali o aree scoperte, a qualsiasi uso adibiti, suscettibili di produrre rifiuti urbani.

In caso di più possessori, essi sono tenuti in solido all’adempimento dell’unica obbligazione tributaria.

Tassa sui rifiuti: come si effettua il calcolo della Tari?

L’articolo 1, comma 651, della legge 27 dicembre 2013, n. 147, prevede che:

“Il Comune nella commisurazione della tariffa tenga conto dei criteri determinati con il regolamento di cui al decreto del Presidente della Repubblica 27 aprile 1999, n. 158”.

La tariffa è composta da:

  • una parte fissa, determinata in relazione alle componenti essenziali del costo del servizio
  • una parte variabile, rapportata alle quantità di rifiuti conferiti.

La tariffa è articolata nelle fasce di utenza domestica e non domestica.

Quota fissa

La parte fissa per le utenze domestiche è determinata in base alla superficie e alla composizione del nucleo familiare.

La quota fissa di ciascuna utenza domestica deve essere computata moltiplicando la superficie dell’alloggio sommata a quella delle relative pertinenze per la tariffa unitaria corrispondente al numero degli occupanti dell’utenza stessa.

Quota variabile

Per la parte variabile della tariffa, essa

“è rapportata alla quantità di rifiuti indifferenziati e differenziati specificata per kg, prodotta da ciascuna utenza”.

La quota variabile della tariffa relativa alla singola utenza viene determinata applicando un coefficiente di adattamento.

Calcolo Tari 2021

Grazie ad uno strumento di calcolo è possibile determinare la tariffa. Basta selezionare la Tipologia della tariffa, inserire la superficie, il numero di componenti del nucleo familiare, il periodo di utilizzo e le eventuali riduzioni.

Ad esempio, ammettiamo di calcolare la Tari per un immobile ad uso residenziale, la cui superficie è di 100 mq e il cui numero di componenti è pari a 3.

Il periodo di utilizzo dell’immobile per utenza domestica è di 20 anni. L’importo della Tassa sui rifiuti 2021 è pari a 318,15 euro.

Tari 2021: chi paga meno?

A pagare meno la tassa sui rifiuti sono i contribuenti che producono meno secco.

Come stabilito dal Decreto Sostegni Bis, il Governo Draghi ha istituito un apposito fondo da 600 milioni di euro, che sarà destinato ai Comuni, ai quali spetterà poi l’onere di individuare le categorie meritevoli della riduzione della TARI per l’anno 2021.

La riduzione della tassa sui rifiuti riguarderà esclusivamente le attività commerciali e le imprese.