Esenzione dal pagamento della Tasi e della Tari, le due componenti insieme all’Imu della IUC, la tassa unica sulla casa introdotta dalla legge di stabilità 2014, per 25 immobili della Santa Sede oggetto dell’accordo dei Patti Lateranensi.

Tasi Chiesa: ecco chi è esente

A prevederlo l’art.4 del decreto “salva Roma”, il DL enti locali che contiene le nuove aliquote Tasi aumentate fino allo 0,8 per mille, a decisione dei singoli comuni, al fine di finanziare le eventuali detrazioni sulla tassa sui servizi indivisibili comunali, quali la manutenzione del manto stradale, la pubblica illuminazione ecc introdotta con la nuova IUC, l’imposta unica comunale.

 Dopo la questione dell’IMU ( si vedano i nostri articoli IMU Chiesa, la classica legge all’italiana. Nelle casse dello Stato solo 100 milioni all’annoImu Chiesa, stop all’esenzione. Lo conferma Bruxelles) si ritorna a parlare di esenzione dal pagamento delle tasse per lo Stato Vaticano. Questa volta è il turno della Tasi.

Tasi Tari immobili Chiesa: la bozza del dl salva Roma

Nella bozza del dl Salva Roma, sembrerebbe prendere piede l’esenzione Tasi per 25 immobili della Chiesa a Roma, riconosciuti dai Patti Lateranensi che saranno così considerati esenti. Sembrerebbe, anche se una nota di Palazzo Chigi giunta nella serata del 3 marzo, prevede che la disposizione sull’esenzione Tasi in tal caso è “una  norma attuativa della norma programmatica già presente nella legge di ratifica dei Patti lateranensi. Norma che riguarda soltanto 25 immobili e che non incide per nulla sul regime impositivo attualmente in vigore per altri beni immobili ecclesiastici”.

Esenzione Tasi Chiesa: chi non paga

In sostanza solo 25 immobili di proprietà della Chiesa non pagheranno né Tasi, né Tari. Questi immobili esenti sono: la Basilica di San Paolo, la Basilica e il Palazzo Apostolico Lateranense con la Scala Santa, la Basilica di S. Maria Maggiore con gli edifici annessi, l’ Università Gregoriana, il Palazzo della Cancelleria, il Palazzo Apostolico di Castel Gandolfo, la residenza estiva dei Papi.

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Imu, Tasi e Tari per immobili “misti” Chiesa

Tutti gli altri immobili di proprietà della Santa che sono  “misti”, in parte cioè  dedicati al culto e in parte dedicati alle attività commerciali,  dovrebbero pagare la Tasi più l’Imu per la quota di immobile che fa profitto. Restano comunque valide una serie di esenzioni, tra cui quella sui fabbricati destinati esclusivamente all’esercizio del culto e le loro pertinenze. In ogni caso si rinvia alle decisioni del Parlamento sull’esenzione Tasi e Tari per la Chiesa.