Ecco chi è tenuto al pagamento della Tari, la nuova tassa rifiuti introdotta dal 1 gennaio 2014 e chi è escluso.

Tari, la nuova tassa sui rifiuti che insieme all’IMU e alla Tasi compone la IUC; il nuovo tributo comunale sulla casa, va a sostituire la TARES, introdotta dal decreto salva Italia. Ma chi paga la Tari?

Pagamento Tari: chi è obbligato

Destinato a finanziare i costi di raccolta e smaltimento rifiuti, la Tari, la tariffa rifiuti introdotta dalla legge di stabilità 2014, è dovuta da chiunque, a qualsiasi titolo, occupa o conduce locali, indipendentemente dall’uso a cui sono adibiti.

Pagamento Tari: dove è escluso

La Tari non si paga invece sulle aree scoperte pertinenziali o accessorie non operative (giardini condominiali, cortili, ecc) e le parti comuni dell’edificio non detenute o occupate in via esclusiva (ad esempio, tetti e lastrici solari, scale, aree destinate al parcheggio).

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Tari: chi paga in caso di detenzione temporanea

Se vi sono più possessori o detentori dell’immobile, la Tari è dovuta in solido da tutti, mentre in caso di occupazione o detenzione temporanea dell’immobile, se non si superano i 6 mesi nel corso dello stesso anno solare, la Tari è dovuta solo da chi possiede l’immobile a titolo di proprietà, usufrutto, uso, abitazione o superficie.

Tari sulla prima e seconda casa

La legge di stabilità 2014, la legge n. 147 del 2013 ha previsto che per la prima casa la Tari, insieme alla Tasi deve essere sempre versata. La Tari deve essere versata anche sulle seconde case, lasciando però ampia libertà ai comuni di utilizzare criteri presuntivi per determinare le tariffe anche quelle da applicare per i soggetti non residenti.

 

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