Ecco perché la Meloni vuole tagliare il reddito di cittadinanza ai giovani che possono lavorare.

Il reddito di cittadinanza è uno degli argomenti principali di questa campagna elettorale. Diciamo che sono molti i partiti che lo vorrebbero modificare o abolire del tutto. Ad ogni modo, presto sapremo che fine farà la misura “anti povertà” tanto cara al Movimento 5 Stelle. Il 25 settembre si terranno le prossime elezioni. Stando ai sondaggi, il centro destra e in particolare Fratelli d’Italia di Giorgia Meloni sono di gran lunga i favoriti.

Un centro destra da sempre critico verso il Reddito di Cittadinanza.

La voce più autorevole in tal senso, forte del suo vantaggio elettorale, è proprio quella di Giorgia Meloni, la quale ha le idee abbastanza chiare in merito al sussidio. Lega e Forza Italia, invece, serberebbero non pensarla esattamente allo stesso modo.

La Meloni, proprio in questi giorni, tramite un video diffuso sui social, ha deciso di chiarire una volta e per tutte quale sia la sua posizione. Vediamo meglio di cosa si tratta.

Reddito di cittadinanza, Meloni: tagliarlo a chi può lavorare

La Meloni, come ormai sappiamo, è da sempre stata critica nei confronti del reddito di cittadinanza. In generale, per la leader di Fratelli d’Italia è sbagliato dare il sussidio ai giovani che possono lavorare. Una delle sue proposte elettorali è quella di sostituire il reddito di cittadinanza con il reddito di solidarietà: un sussidio a favore dei non occupati di età superiore a 60 anni, delle famiglie con minori o persone con disabilità. Nessun contributo, invece, per i giovani in piena forza lavorativa.

La Meloni ha anche spiegato che “il reddito di cittadinanza è sbagliato perché mette sullo stesso piano chi può lavorare e chi non può farlo”.

“I 9 miliardi che lo Stato eroga per il Reddito possano essere spesi meglio. (…) Vogliamo continuare a proteggere i più fragili, mantenere il sistema di tutela anche tentando di renderlo più dignitoso.

Penso ai pensionati, agli over 60 privi di reddito, agli invalidi, alle famiglie senza reddito che hanno minori a carico. Per chi è in condizione di lavorare, e si tratta del 50% dei percettori del reddito, invece che prendere il sussidio sarà aiutato a trovare un posto di lavoro. Deve poter rispondere alle richieste di lavoro”.

Cosa dicono Salvini e Berlusconi

Anche Salvini ha più volte criticato il sussidio, ma la sua proposta è leggermente diversa. «Il sussidio, ha spiegato il leader della Lega, deve restare per chi è senza lavoro, e chi rifiuta un’offerta di lavoro invece perde qualsiasi privilegio”.

Infine, Silvio Berlusconi, in collegamento telefonico durante una Campania elettorale a Napoli, ha dichiarato di non voler eliminare il reddito di cittadinanza, ma, al contrario, di volerlo “aumentare ed estenderlo a tutti i cittadini che sono nella povertà. Questo però varrebbe “soltanto per chi ne ha veramente bisogno”. Anche quest’ultimo riferimento, probabilmente, è ai giovani senza un lavoro.