Tutti i surgelati nel freezer di un ristorante devono risultare nel menù altrimenti il gestore rischia la denuncia per il reato di frode in commercio. Attenzione perché quanto stabilito dalla Cassazione in merito a questo argomento non si limita a ribadire che nel menù vanno contrassegnati tutti i prodotti alimentari serviti che non sono freschi specificando quando vengono usati ingredienti surgelati ma va oltre.

Il dispositivo della sentenza, infatti, stabilisce che “anche la mera disponibilità di alimenti surgelati, non indicati come tali nel menu, nelle cucina di un ristorante, configura il tentativo di frode in commercio, indipendentemente dall’inizio di una concreta contrattazione con il singolo avventore”.

Quello affrontato, peraltro, era un caso limite perché dalle ispezioni nel ristorante è risultato che praticamente non c’erano alimenti freschi, “essendo congelata la totalità delle provviste”. Difficile, quindi, per i titolari negare che c’erano alimenti surgelati nel freezer non indicati nel menù perché di fatto non venivano serviti visto che di fresco non c’era nulla.

I giudici in Cassazione, quindi, hanno confermato la condanna per frode in commercio avanzata dalla Corte di Appello di Milano e hanno condannato il ristoratore milanese al pagamento di una multa di 200 euro, oltre al pagamento delle spese processuali e al versamento di 2.000 euro in favore della Cassa delle Ammende, “considerato che non vi è ragione di ritenere che il ricorso sia stato presentato senza “versare in colpa nella determinazione della causa di inammissibilità”.

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