Del doman non v’è certezza. E’ un verso della Canzona di Bacco, composta da Lorenzo de’ Medici, detto il Magnifico, in occasione del carnevale del 1490. Mai un verso fu più azzeccato per il superbonus 110. Infatti, parliamo di un’agevolazione la cui norma è sta oggetto di continui cambiamenti da parte del Governo, il quale, con l’intento di limitare le frodi nella cessione dei crediti, è intervenuto più volte, non sempre in maniera corretta.

L’incertezza normativa che caratterizza il bonus 110 e gli altri bonus edilizi, ha portato le banche a non accettare nuove pratiche di cessione del credito e di conseguenza le imprese sono state impossibilità ad avviare nuovi cantieri.

La situazione potrebbe cambiare grazie all novità previste con il DL 115/2022, decreto Aiuti-bis che ammette una responsabilità limitata per i cessionari.

Detto ciò, il nuovo governo targato Fratelli d’Italia, dovrà decidere cosa fare dei bonus edilizi. Ogni anno è sempre intervenuta una norma con la quale prevedere nuovi bonus o rafforzare quelli già in essere.

Bisogna dare stabilità al sistema, ne gioverebbero i contribuenti ma anche le imprese edili che gravitano attorno al sistema agevolazioni edilizie.

In tal senso vanno le proposte alle quali sta lavorando l’Associazione Nazionale dei Costruttori Edili, ANCE. Nel breve periodo però, la speranza è la proroga del superbonus per altri 6 mesi.

Superbonus. Le scadenze attuali

A oggi, le scadenze del superbonus sono legate alla tipologia di immobili oggetto di lavori.

In particolare, ex art.119 del DL 34/2020, per gli edifici e le villette unifamiliari, il superbonus copre solo le spese sostenute fino al 1° semestre 2022. Tuttavia, con un SAL al 30% in data 30 settembre, possono essere agevolate anche le spese sostenute nel 2° semestre 2022.

Le scadenze sono diverse per i lavori effettuati su edifici condominiali. Infatti, per i lavori effettuati sugli edifici condominiali nel giro di tre anni, l’agevolazione superbonus scenderà dal 110 al 65%.

In particolare, per gli interventi effettuati su edifici condominiali, il superbonus spetta anche per le spese sostenute entro il 31 dicembre 2025. Per tutto il 2023, l’agevolazione sarà pari al 110%. Tuttavia, la detrazione, a partire dal 1° gennaio 2024 viene ridotta al: 70 per cento per le spese sostenute nell’anno 2024; 65 per cento per quelle sostenute nell’anno 2025.

Cosa potrebbe cambiare con il nuovo Governo. Le proposte di ANCE

In base a quanto detto finora, è chiaro che il superbonus per gli edifici e le villette unifamiliari scadrà a fine anno. Mentre, per gli edifici condominiali, il 110 pieno sarà valevole fino al 31 dicembre 2023. Un anno in più. Come detto in premessa, l’ANCE sta lavorando ad alcune proposte sul 110 in primis.

In particolare, visto i continui stop alla cessione del credito, causa modifiche normative intercorse nell’ultimo anno, sarebbe opportuno prorogare il superbonus al 110% sia per gli edifici unifamiliari sia per gli edifici condominiali. Garantendo l’aliquota piena ossia al 110%:

  • fino al 30 giugno 2023 per gli edifici e le villette unifamiliari;
  • fino al 30 giugno 2024 per gli edifici condominiali.

Intanto la Meloni valuta un superbonus al 65% per tutti.