In arrivo un decreto del Mef che prevede l’attivazione di controlli preventivi sul superbonus 110 e sugli altri bonus edilizi. Oramai sono sempre più frequenti le denunce di contribuenti che segnalano dei preventivi esorbitanti da parte delle imprese per degli interventi che normalmente richiederebbero anche meno delle metà di quanto indicato nel capitolato dei lavori.

Rischiano però anche i contribuenti,  spesso complici in cessioni del credito o sconto in fattura non del tutto regolari.

Ecco cosa potrebbe cambiare.

Il superbonus 110 e i controlli: la situazione attuale

Ad oggi, la normativa sul superbonus non prevede controlli preventivi.

Anzi, il quadro dei controlli e delle ipotesi di decadenza delle agevolazioni è stato piuttosto semplificato.

Innanzitutto per far partire i lavori è sufficiente la CILA Superbonus. Ammenochè non si tratti di lavori che comportano demolizione e ricostruzione. Nella CILA sono attestati gli estremi del titolo abilitativo che ha previsto la costruzione dell’immobile oggetto d’intervento o del provvedimento che ne ha consentito la legittimazione ovvero e’ attestato che la costruzione e’ stata completata in data antecedente al 1° settembre 1967. La presentazione della CILA non richiede l’attestazione dello stato legittimo dell’immobile.

Poi, in tema di controlli post lavori, è previsto che, la decadenza del beneficio fiscale opera esclusivamente nei seguenti casi:

  • mancata presentazione della CILA;
  • interventi realizzati in difformita’ dalla CILA;
  • assenza dell’attestazione dei dati di cui al secondo periodo;
  • non corrispondenza al vero delle attestazioni richieste dalla norma.

Resta impregiudicata ogni valutazione circa la legittimita’ dell’immobile oggetto di intervento.

Se l’impresa e d’accordo con il contribuente

Se l’impresa ha commesso delle violazione in concorso con il contribuente, rispondere anch’essa al Fisco.

Ma l’impresa è la prima ad essere attenzionata. Infatti, sembra si stia ripetendo quanto già sentito quotidianamente per il reddito di cittadinanza. Oramai sono sempre più frequenti le denunce di contribuenti che segnalano dei prezzi esorbitanti da parte delle imprese per degli interventi che normalmente richiederebbero anche meno delle metà di quanto indicato nel capitolato dei lavori.

A tal fine, si ricorda che il professionista incaricato deve attestare la congruità dei prezzi sulla base (vedi nota Enea): dei prezzari regionali o delle province autonome relativi alle regioni in cui si trova l’edificio oggetto di intervento; in alternativa può rifarsi ai prezzari DEI.

Se non sono presenti le voci degli interventi o parte degli interventi da seguire, allora il tecnico procede per via analitica, avvalendosi anche dell’allegato I del D.M. 06/08/2020.

Cosa potrebbe cambiare? In arrivo controlli preventivi per imprese e privati

Su controlli, la situazione potrebbe cambiare a breve. Stando alle ultime voci trapelate dai corridoi del Mef, il Ministero dell’economia sta predisponendo un provvedimento che introduce controlli preventivi sul superbonus e su tutti gli altri bonus casa. Tale novità è stata ribadita anche  dalla viceministra all’economia Laura Castelli durante il convegno dell’Ance «Quale riforma fiscale per un’edilizia sostenibile? – Focus catasto».

La notizia era già nell’aria. Infatti, nel corso di un’intervista, il direttore dell’Agenzia delle entrate, Ernesto Maria Ruffini, aveva già segnalato l’inefficacia dei controlli ex post, anticipando l’introduzione di possibili controlli preventivi sul superbonus 110 e sugli altri bonus edilizi.