Il credito d’imposta collegato al superbonus 110% può essere ceduto anche a soggetti privati compresi i lavoratori dipendenti, anche se non hanno alcun rapporto con l’immobile oggetto dei lavori. E’ lecito chiedersi se il dipendente una volta ricevuto il credito possa indicarlo in dichiarazione a diminuzione delle imposte dovute.

 

Ebbene, al di là se si tratta di privato o di titolare di partita iva, il credito oggetto di cessione può essere utilizzato solo in F24 per pagare imposte, tributi locali ecc.

 

Dunque ad esempio, il privato potrà utilizzare il credito  per pagare l’IMU. E’ sempre esclusa qualsiasi richiesta di rimborso.

Il superbonus 110%

 

Il superbonus 110% è previsto all’art.119 del D.L. 34/2020, decreto Rilancio.

 

Il superbonus consiste in una detrazione fiscale del 110% sulle spese sostenute per interventi di risparmio energetico e riduzione del rischio sismico.

 

Nello specifico, sono agevolati gli interventi di:

 

  • isolamento termico sugli involucri degli edifici;
  • sostituzione degli impianti di climatizzazione invernale sulle parti comuni;
  • sostituzione di impianti di climatizzazione invernale sugli edifici unifamiliari o sulle unità immobiliari di edifici plurifamiliari funzionalmente indipendenti;
  • interventi antisismici.

 

Tali interventi sono definiti  quali “interventi trainanti”.

 

Se collegati ad uno degli interventi appena citati, danno diritto alla detrazione del 110% anche i generi interventi c.d. “trainati”:

 

  • gli interventi rientranti nell’eco bonus ordinario (art.14 D.L. 63/2013);
  • installazione di impianti solari fotovoltaici ( art.16-bis comma 1 DPR 917/86, TUIR);
  • colonnine di ricarica la ricarica per  veicoli elettrici.

 

Dunque, si distingue tra interventi trainati e interventi trainanti.

L’opzione per la cessione o lo sconto

 

Anziché beneficiare della della detrazione, il contribuente ha la possibilità di cedere la detrazione o, con il consenso del fornitore, richiedere lo sconto in fattura.

In pratica, in alternativa alla detrazione, il contribuente può optare:

  1. per un contributo, sotto forma di sconto praticato dal fornitore dei lavori;
  2. per la cessione di un credito d’imposta pari alla detrazione, con facolta’ di successiva cessione ad altri soggetti, ivi inclusi istituti di credito e altri intermediari finanziari.

A colui che applica lo sconto o accetta la cessione del credito, viene riconosciuto un credito d’imposta da utilizzare in F24 per pagare imposte e contributi. In alternativa può cedere ulteriormente il credito ceduto. Anche a banche e ad altri intermediari finanziari.

 

Infatti, la cessione può essere disposta in favore:

 

  • dei fornitori dei beni e dei servizi necessari alla realizzazione degli interventi;
  • di altri soggetti (persone fisiche, anche esercenti attività di lavoro autonomo o d’impresa, società ed enti);
  • di istituti di credito e intermediari finanziari.

 

I cessionari utilizzano i crediti d’imposta secondo gli stessi termini, modalità e condizioni applicabili al cedente, dopo l’accettazione della cessione.

Superbonus 110%  cessione tra privati: anche in favore del lavoratore dipendente

Colui che riceve il credito, lo utilizza con con la stessa ripartizione in quote annuali con la quale sarebbe stata utilizzata la detrazione (5 quote annuali).

 

Tale indicazione è stata ribadita dall’Agenzia delle entrate, nella circolare n°24/e 2020.

 

Inoltre, con il provvedimento  dell’Agenzia delle entrate datato 8 Agosto 2020, l’Agenzia delle entrate, ha fissato le  modalità di esercizio dell’opzione per lo sconto o la cessione.  Opzione da effettuarsi in via telematica anche avvalendosi di  commercialisti, ragionieri, periti commerciali ecc.

 

Oltre che in favore dei soggetti sopra citati, la cessione può essere disposta anche in favore di privati che non hanno alcun tipo di rapporto nè con il cedente nè con l’immobile oggetto dei lavori.

 

Anche in favore di un privato lavoratore dipendente.

Cessione superbonus 110% in favore del dipendente: utilizzo solo in F24

E’ lecito chiedersi se il dipendente una volta ricevuto il credito possa indicarlo in dichiarazione a diminuzione delle imposte dovute.

 

Ebbene, al di là se si tratta di privato o di titolare di partita iva, il credito oggetto di cessione può essere utilizzato solo in F24 per pagare imposte, trituti locali ecc. E’ ammessa anche la cessione tra genitore e figli.

 

Dunque ad esempio, il privato potrà utilizzare il credito per pagare l’IMU. E’ sempre esclusa qualsiasi richiesta di rimborso.

 

Infatti, come da circolare n°24/e 2020,

la quota annuale della detrazione che non trova capienza nell’imposta lorda di ciascun anno, non può essere utilizzata in diminuzione dell’imposta lorda dei periodi d’imposta successivi né essere chiesta a rimborso.

Tel preclusione vale anche per l’utilizzo del credito oggetto di cessione.