Per il Superbonus 110% siamo arrivati alla prova del fuoco. Per davvero con i controlli nonostante le proroghe per le comunicazioni. E, addirittura, nonostante l’apertura alla quarta cessione del credito fiscale. A patto che ci sia il vincolo della responsabilità solidale con il committente.

Inoltre, per il Superbonus 110% alla prova del fuoco con i controlli c’è da ricordare pure un’altra cosa. Ovverosia, quella relativa allo sconto in fattura per i bonus casa. Facendo attenzione attenzione alle due velocità per privati, partite Iva e soggetti Ires.

Il Superbonus 110% è alla prova del fuoco con i controlli, cosa fare se arrivano le lettere del Fisco?

Detto questo, sul Superbonus 110% alla prova del fuoco con i controlli c’è da aggiungere che l’orientamento del Fisco è chiaro. Ed è quello di bloccare ogni richiesta di bonus casa nel caso in cui il credito fiscale dovesse essere dubbio.

Ed in tal caso, sul Superbonus 110% alla prova del fuoco con i controlli, le lettere del Fisco arriverebbero non ai committenti. Ma ai tecnici professionisti asseveratori. Nel caso chiamati, di conseguenza, a rispondere al Fisco sui controlli preventivi allegando dati, informazioni e documenti finalizzati a sbloccare i crediti fiscali.

Vita dura e grossi rischi per i tecnici professionisti asseveratori, ecco perché

Quindi, nella fattispecie, con il Superbonus 110% che è alla prova del fuoco con i controlli dovrà essere il professionista ad avvisare il committente. Con l’asseveratore, tra l’altro, soggetto ad un regime sanzionatorio che è stato inasprito. Sia per quel che riguarda le multe, fino a ben 100.000 euro, sia con la reclusione fino a 5 anni dichiarando ed attestando il falso. Ed il tutto mentre molti cantieri legati proprio al 110 fanno fatica a proseguire ed a concludere i lavori. A causa dell’elevato costo delle materie prime e dei problemi di approvvigionamento.