Doccia fredda per i tanti soggetti che avrebbero voluto fruire del Superbonus 110% anche in futuro.

Per il Ministro dell’Economia e delle Finanza, Daniele Franco, l’incentivo non potrà mai diventare una misura strutturale, e il motivo è semplice: “il Superbonus (così come anche gli altri bonus edilizi) è uno strumento molto costoso, non sostenibile nel lungo periodo”.

Ad ogni modo, lo stesso Franco ha anche ammesso che il Superbonus 110% è stato molto importante per far ripartire il settore delle costruzioni. Nella legge di Bilancio si sta valutando in che modo questa misura possa e debba essere prorogata.

Vediamo meglio di cosa si tratta.

Superbonus 110%, cos’è e perché potrebbe avere vita breve

Il Superbonus 110% è un’agevolazione introdotta dal Decreto Rilancio, che alza al 110% l’aliquota di detrazione delle spese sostenute per specifici interventi di efficienza energetica, antisismici e per l’installazione di impianti fotovoltaici o delle infrastrutture per la ricarica di veicoli elettrici negli edifici.

La detrazione in origine spettava per le spese sostenute dal 1° luglio 2020 al 31 dicembre 2021 ma, per effetto di successive modifiche normative, si può applicare anche alle spese sostenute entro il 30 giugno 2022, oppure, soltanto per condomini, entro dicembre 2022.

Il Superbonus, nelle parole del Ministro dell’Economia e delle Finanze, Daniele Franco, è stato molto importante per far ripartire il settore delle costruzioni. Ma attenzione, questi incentivi non possono durare ancora a lungo.

Bisogna ricordare, ha dichiarato Franco, che il superbonus è uno strumento molto costoso». Le costruzioni «sono un settore che va sostenuto, avendo a mente che non può crescere a dismisura. Se ciascun italiano fa domanda, per 30 milioni di unità immobiliari l’effetto sui conti e sul debito è stratosferico».

Ad ogni modo, il ministro ha anche detto che in legge di bilancio si sta valutando una proroga dalla stessa misura e anche alcune potenziali modifiche.

 

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