Ha suscitato clamore nel web la storia di un uomo che si è visto applicare dalla Siae una multa per la suoneria del cellulare. A divulgare la notizia è stata proprio la presunta vittima, GiuseppeLaiso, un barbiere dell’Emilia Romagna, il quale aveva raccontato di aver subito un’ispezione dopo che era squillato nel locale il telefono di una sua dipendente. La risposta della Siae però chiarisce alcuni punti: il dispositivo infatti non era un semplice smartphone ma era un impianto di amplificazione portatile collegato alle casse.

Dire che la multa è stata per la suoneria del cellulare quindi è una bufala, o quantomeno una versione imprecisa della storia che potrebbe generare inutili e infondati allarmismi.     [tweet_box design=”box_02″ float=”none”]Gli articoli di stampa secondo i quali SIAE avrebbe multato un barbiere di Fiorano a causa di un telefonino che squillava riportano una notizia falsa[/tweet_box] Nessuno quindi si sognerebbe di multare uno smartphone per la suoneria. Dalla società inoltre fanno sapere che l’attività si sarebbe potuta mettere in regola facilmente pagando una quota annuale di di 71 euro Iva compresa per i diritti. Leggi anche: veglione di Capodanno e tariffe Siae