
Un 2012 ricco di lettere mittente Agenzia delle entrate, che in questi giorni saranno recapitate a imprese e lavoratori autonomi, per la verifica di anomalie rispetto agli studi di settore.
Studi di settore e anomalie
Le anomalie rispetto agli studi di settore prese a riferimento nelle missive, inviate generalmente in via raccomandata a tutti e in via telematica solo agli intermediari, sono di sei tipologie e riguardano le incoerenze nella gestione del magazzino, tra rimanenze finali ed esistenze iniziali, sui beni strumentali, sull’incidenza dei costi residuali di gestione sui ricavi o compensi o nei dati indicati sulla presenza di soci, percentuale di lavoro prestato, assenza di altri addetti e numero dei giorni di apertura. A ciò si aggiungono i professionisti che non hanno indicato dati fondamentali nel modello degli studi di settore.
Come rispondere
Di fronte alle lettere che l’Agenzia delle entrate fa recapitare alle imprese e ai lavoratori autonomi per segnalare anomalie rispetto agli studi di settore e invitarli a correggere i loro errori, chi ritiene di dover fornire chiarimenti, può farlo tramite il software “Comunicazioni anomalie 2012”, che sarà disponibile a fine giugno sul portale della stessa Agenzia delle entrate, all’indirizzo www.agenziaentrate.gov.it.
I dati delle lettere
I dati che escono fuori da queste lettere inviate negli anni passati hanno dimostrato che circa 94mila soggetti sono risultati congrui, mentre circa 29mila hanno dovuto rivedere la propria posizione anche se poi non sono risultati in linea con gli studi. Si ricorda a questo proposito che in caso di versamenti in seguito a rettifica della posizione, trovano applicazione le sanzioni previste dall’articolo 13 del Dlgs n. 472/1997, pari a circa il 30% di ogni importo non versato.
I soggetti interessati
Quest’anno le missive dell’Agenzia delle entrate andranno a riguardare una platea ampia di destinatari, ossia un numero che si aggira sulle 400mila persone fisiche che saranno selezionate sulla base di indici di rischio e parte dei controlli consisterà nella richiesta di documenti che serviranno a valutare che le spese che hanno dato diritto a detrazioni e deduzioni fiscali, siano state effettivamente sostenute e correttamente indicate. Un numero dei soggetti coinvolti in continuo aumento considerando che nel 2010 erano stati solo 300mila i contribuenti coinvolti.
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