Ci vorrebbe una gomma grande quanto un palazzo di 5 piani per cancellare le cifre che testimoniano quanti soldi gli italiani debbono dare allo Stato. Questa grande gomma da cancellare, reminiscenza di un passato scolastico quando ancora i compiti di aritmetica si facevano a matita, oggi si chiama “Stralcio Cartelle”.

No, non quelle dove infilavamo a forza libri, quaderni e astucci pieni di penne e matite colorate. Ma quelle dell’Agenzia delle Entrate, dove l’unico colore presente è il rosso: quello debiti da saldare e dei conti correnti dei cittadini che non sono riusciti a far fronte a tali pendenze.

Ma, forse, è in arrivo la tanto sospirata soluzione.

Sulla scia di quanto avvenuto già con con l’art. 4 commi da 4 a 9, del D.L. n. 41/2021 per i debiti fino a 5.000 euro affidati gli agenti della riscossione tra il 1° gennaio 2000 e il 31 dicembre 2010, il nuovo Governo sta studiando lo stralcio ossia l’annullamento delle cartelle fino a 1.000 euro. L’importo di mille euro andrà verificato, molto probabilmente, tenendo conto di: capitale, interessi per ritardata iscrizione a ruolo e sanzioni. Non si sa ancora se anche questa volta verranno previsti dei limiti ISEE per individuare i beneficiari dello stralcio delle cartelle.

Si spera che l’annullamento delle cartelle riguarderà i debiti affidati per il recupero agli Agenti della riscossione fino al 31 dicembre 2021.

Lo stralcio dei debiti fino a 1.000 euro

La pace fiscale sarà attuata con tre interventi tra loro ben distinti:

  • stralcio dei debiti fino a 1.000 euro;
  • saldo e stralcio per i debiti fino a 3.000 euro (il contribuente paga solo una percentuale, si parla del 10% dell’imposta, con azzeramento di sanzioni e interessi di mora);
  • rottamazione dei debiti superiori a 3.000 euro ( si paga solo l’imposta contestata, con azzeramento di sanzioni e degli interessi di mora).

La sanatoria delle cartelle dovrebbe riguardare i debiti affidati agli agenti della riscossione dal 1° gennaio 2000 al 31 dicembre 2021.

Stralcio delle cartelle. Misura utile o si tratta di una presa in giro?

Innanzitutto, è utile precisare che, come già previsto per lo stralcio delle cartelle fino a 5.000 euro, art. 4 commi da 4 a 9, del D.L. n. 41/2021, l’importo di mille euro andrà verificato molto probabilmente tenendo conto di:

  • capitale
  • interessi per ritardata iscrizione a ruolo
  • e sanzioni.

Non si sa ancora se anche questa volta saranno previsti dei limiti ISEE per individuare i beneficiari dello stralcio delle cartelle.

L’ultimo annullamento delle cartelle è stato reso operativo solo per:

  • le persone fisiche che nell’anno d’imposta 2019 hanno percepito un reddito imponibile fino a 30.000 euro;
  • i soggetti diversi dalle persone fisiche che nel periodo d’imposta in corso al 31 dicembre 2019, hanno percepito un reddito imponibile fino a 30.000 euro.

A chi conviene lo stralcio delle cartelle?

L’ultimo  stralcio delle cartelle ha riguardato i debiti fino a 5 mila euro affidati per il recupero agli agenti della riscossione dal 1° gennaio 2000 al 31 dicembre 2010. Se dovesse essere confermato tale orizzonte temporale, allora in molti casi, si tratterà di debiti già prescritti, per i quali i contribuenti hanno già cristallizzato il diritto a non dover pagare nulla. Il discorso cambia, se come detto sopra, verranno annullati i debiti fino a 1.000 euro affidati all’Agente della riscossione entro il 31 dicembre 2021. Allora, in questo caso, si potrebbe parlare di una misura davvero pro contribuente. E le famose cartelle, stavolta, diventerebbero leggere come quelle dell’ultimo giorno di scuola, quando ormai si poteva tirare un sospiro di sollievo e andare in vacanza.